MATTEO MARCELLO
Cronaca

Spezia: scuole e vulnerabilità sismica. Trenta gli edifici da controllare

Il Comune fa il punto sulla verifica del proprio patrimonio: quindici i fabbricati esaminati. L’obiettivo è intercettare i contributi economici messi a disposizione da Regione Liguria

La scuola "Fontana" di via del Canaletto

La scuola "Fontana" di via del Canaletto

La Spezia, 13 novembre 2023 – Poco meno di un milione di euro per completare le analisi di vulnerabilità sismica sulla totalità del patrimonio edilizio scolastico. La giunta comunale spezzina tira le fila del piano di adeguamento delle scuole e bussa alle porte di Regione Liguria con una richiesta di denari con i quali andare a eseguire le verifiche.

Nei giorni scorsi, l’approvazione della delibera con cui viene scattata un’istantanea al lavoro portato avanti ormai da diversi anni, finalizzato alla verifica degli standard richiesti dal quadro normativo relativo alla resistenza sismica degli edifici.

Analisi finalizzate a determinare lo stato di conservazione e l’indice di adeguatezza del fabbricato rispetto alle sollecitazioni sismiche, che solitamente non comporta la necessità di un intervento immediato sull’edificio, ma che negli anni passati – alla luce della vetustà delle strutture scolastiche – ha comportato investimenti subitanei per la messa in sicurezza: basti pensare ai casi dell’edificio che ospita le scuole Pellico e Garibaldi, e del Palazzo degli studi, tutti in piazza Verdi. Sono quindici i fabbricati già finiti sotto la lente di Palazzo civico: in dodici casi, le analisi hanno poi costretto il Comune a intervenire con opere di adeguamento e miglioramento sismico, in una circostanza – all’infanzia di via Puccini a Fossitermi – l’amministrazione ha provveduto al traferimento delle classi in attesa dei lavori, mentre per due scuole – la Fontana in via del Canaletto e il nido di via Sardegna – la decisione è stata più radicale, con la demolizione e ricostruzione del fabbricato.

Restano dunque da analizzare trenta edifici, da Marola al Favaro, da Pegazzano a Melara, dai nidi alle scuole medie, ma anche l’ex polo universitario di via dei Colli e l’edificio di via del Canaletto che ospita il corso di laurea in infermieristica. Gli uffici comunali hanno messo nero su bianco il fabbisogno economico finalizzato all’esecuzione delle indagini sulle strutture sui materiali, nonchè le prestazioni specialistiche relative alle analisi della vulnerabilità sismica: un conto da 920mila euro per il quale il Comune ha intenzione di rivolgersi a Regione Liguria: l’obiettivo è intercettare i fondi attivati nell’ambito della campagna di rilevazione del fabbisogno di edilizia scolastica aperta a tutti i Comuni e le Province liguri.