"Non si usa il nome della città per promuovere e soprattutto legittimare i propri scritti". L’assessore Giorgio Borrini prende le distanze dai concetti espressi da Francesco Minutillo, l’avvocato-scrittore che ha sollevato un polverone dopo la sua partecipazione al premio letterario “Città di Sarzana“ presentando il libro dal titolo “Anche i fascisti hanno diritti“ sulla cui copertina spicca un saluto romano.
"Visto l’atteggiamento di questo signore – prosegue Borrini – di cui ho scoperto l’esistenza in questi giorni, che pensa di utilizzare il nome del premio e una foto del gonfalone di Sarzana per legittimare i propri scritti, prendiamo atto che occorra più attenzione da parte degli organizzatori e una ben più rigorosa osservanza dei regolamenti della sala consiliare e dei principi del comune di Sarzana. Sull’opinione riguardo agli scritti di questo signore, se lui ha tutto il diritto di pensare e scrivere ciò che vuole, io personalmente ho quello di pensare che i suoi scritti non meritano alcun riconoscimento e tanto meno con il nome di Sarzana. Su questo le mie considerazioni sono perfettamente allineate a quelle del Pd e di Forza Italia".
L’assessore chiarisce inoltre che il premio letterario è stato istituito dall’associazione presieduta da Susanna Musetti nel 2013, sostenuto da tutte le amministrazioni.
Da parte sua Francesco Minutillo ha annunciato che tornerà a Sarzana per presentare la sua opera. "Non intendo chiedere scusa – dice Minutillo – e rispondo a chi chiede venia per la mia dedica alle camicie nere uccise nei fatti del 1921 e che, così, dimostra di non conoscere né il diritto né la Costituzione. La commemorazione dei defunti, indipendentemente dalle loro idee o dal contesto storico in cui hanno vissuto, rappresenta un momento che, per le Sezioni Unite della Cassazione, rientra nell’alveo dei diritti costituzionali. E l’esercizio di un diritto non può essere ragione di offesa per nessuno, tantomeno per la città di Sarzana. Figuriamoci una semplice dedica. A chi sostiene che i morti non siano tutti uguali, dico di vergognarsi".
Prende posizione anche Susanna Musetti, quale Presidente del Premio letterario Città di Sarzana. "L’Associazione si riconosce nei valori democratici di quella Carta Costituzionale, proprio per il rispetto di quei valori, si è ritenuto giusto il confronto con un’opera, come quella di Minutillo, dedicata alla ricostruzione di pur controverse vicende giudiziarie, a cui è stato riconosciuto il ’Diploma di merito Analisi e dialettica’, senza tuttavia che ciò lo legittimasse a far uso dell’immagine della città, del Premio e della sottoscritta, nelle sue dichiarazioni sugli accadimenti del 21 luglio 1921, tanto meno facendo menzione del “Saluto romano”".
Stasera inoltre prevista l’ultima fase della premiazione, con i riconoscimenti ad altre opere letterarie.