
Dopo i lavori di restauro che hanno riportato l’edificio del Centro Allende all’aspetto originario del progetto del 1946 di Franco Oliva, l’Accademia del Gusto è stata la prima associazione ad organizzare una conviviale nella rinata Pinetina. A fare gli onori di casa Leonardo Pischedda di Art Park, che ha ringraziato gli accademici per la scelta di Pin e illustrato la filosofia del locale. Il presidente dell’Accademia, Nicola Carozza, ha invece introdotto la serata ricordando che la Pinetina, in origine, era un ristorante e un locale da ballo molto rinomato. Nel corso della serata Alberto Scaramuccia, studioso e ricercatore di tradizioni locali, ha distribuito a ogni accademico uno stradario antico da lui rielaborato per parlare delle strade sparite della Spezia. "In effetti, la toponomastica stradale cittadina ha subito non poche variazioni – ha illustrato Scaramuccia – . Alcune vie sono state cancellate dalla mappa della città per l’evoluzione urbanistica ed altre sono state costruite per l’identico motivo. A qualcuna è stata mutata l’intitolazione sicché quando se ne dice il nome antico, sembra si parli di una strada sconosciuta, mentre invece è la stessa che accompagna la vita spezzina da secoli. Penso a via dei Platani e a piazza Vittorio Emanuele per restare intorno al Pin. Infatti la strada che oggi chiamiamo via Diaz fino agli anni Trenta dello scorso secolo, prendeva il nome dalle piante che la costeggiano. Invece, piazza Vittorio è rimasta ‘anonima’ con l’avvento della Repubblica, ma su essa continua a troneggiare la sciabola sguainata di Garibaldi a cavallo".