MATTEO MARCELLO
Cronaca

Copello si congeda: "Emergenza conclusa. Esaurito il mio compito"

Chiusa positivamente la querelle della gara per il subaffidamento "Risultati ottenuti nonostante i molti tentativi di ostruzionismo".

L’amministratore delegato di Atc esercizio, Giovanni Copello, in carica dal maggio del 2024

L’amministratore delegato di Atc esercizio, Giovanni Copello, in carica dal maggio del 2024

Ha traghettato in porto, come un novello Caronte nell’inferno del Tpl, l’annosa vicenda della gara per il subaffidamento del 30% delle linee, contribuendo a mettere al riparo Atc Esercizio da situazioni potenzialmente delicate. E ora, raggiunto l’obiettivo, si dichiara pronto a farsi da parte per favorire la nomina di un nuovo amministratore delegato. Giovanni Copello, alla guida della partecipata del trasporto pubblico dal maggio 2024, per la prima volta interviene per fare il punto, sul lavoro svolto in questi mesi difficili e sul futuro.

La vicenda del subaffidamento del 30% del Tpl ha trovato una felice conclusione. Soddisfatto?

"La Rti composta da Trotta e Riccitelli ha perfezionato e sottoscritto l’accordo con Saca per la vendita dei mezzi, così come previsto dal capitolato speciale di gara; lo stesso accordo prevede che il ricorso al Tar presentato da Saca a giugno 2024 contro l’aggiudicazione dell’appalto sia ritirato; conseguentemente all’adempimento, Atc Esercizio archivierà il procedimento di avvio di risoluzione del contratto con la Rti, intrapreso a dicembre 2024; un risultato al quale hanno contribuito diversi soggetti: i nostri legali, il Comune della Spezia, il presidente Pomo, il nostro Cda e i componenti degli uffici amministrativi, legali e tecnici di Atc Esercizio".

Cosa prevedono gli accordi?

"La vendita di tutti i 48 mezzi, così come previsto dal bando di gara: la Rti Trotta-Riccitelli ha già versato metà dell’imponibile e la totalità dell’Iva; il corrispettivo imponibile residuo sarà corrisposto in dodici rate per il tramite dell’istituto della delegazione di pagamento così come normato dall’art.1269 del Codice Civile; sarà Atc a trattenere parte dei corrispettivi mensili spettanti alla Rti e a versarle a Saca; è stata una trattativa lunga, dove si è detto molto, forse troppo".

In che senso?

"Va chiarito come l’istituto della delegazione di pagamento non comporti che sarà Atc a sostenere l’onere del pagamento dei bus: è una lettura distorta, dettata dalla scarsa conoscenza degli istituti previsti dal Codice civile. In questa vicenda l’azienda si è comportata in maniera irreprensibile, con l’unico intento di far rispettare le clausole di gara e gli impegni ivi contenuti, nonostante le difficoltà insite in una trattativa commerciale così importante, gli inevitabili tentativi di ostruzione posti in essere da chi non reputava l’accordo la soluzione migliore per Atc; vorrei ricordare come il CdA di Atc abbia deliberato all’unanimità il 24 dicembre, di avviare le procedure per la risoluzione del contratto d’appalto alla Rti aggiudicataria che era subentrata, proprio quando la trattativa sembrava essersi bloccata; Atc non avrebbe avuto remore di alcun tipo nel far rispettare le norme contenute nel Codice degli appalti; dallo scorso mese di giugno abbiamo vissuto momenti delicati, in questi mesi abbiamo sempre cercato di garantire il servizio; certamente abbiamo creato disservizi a parte della popolazione della provincia ma, nonostante tutto, solo il 2% delle corse è stato tagliato".

Sulla vicenda è stato presentato anche un esposto all’Anac.

"Si, abbiamo già inviato all’Autorità le spiegazioni richieste e sarà cura dell’azienda integrare la comunicazione dell’avvenuta stipula ed esecuzione dell’accordo e del ritiro del ricorso al Tar, che ricordo peraltro che a luglio 2024 si era espresso favorevolmente all’azienda".

Da mesi girano voci circa un suo possibile disimpegno da Atc. È così?

"È vero, anche se non parlerei di disimpegno ma di conclusione della fase emergenziale che ha contraddistinto la mia nomina; peraltro la mia scelta è già stata condivisa informalmente con gli organi e le istituzioni interessate che mi hanno sempre appoggiato in questi mesi; ricordo di essere stato chiamato in Atc a metà mese di maggio 2024, una chiamata non attesa (conseguente al terremoto giudiziario legato alla maxi inchiesta regionale per corruzione, che ha toccato l’appena nominato ad Francesco Fiorino;ndr), e motivata essenzialmente con il compito di aiutare l’azienda a risolvere la delicata situazione legata alla gara per il sub affidamento; ho accettato perché Atc rappresenta un patrimonio della città nella quale vivo da sempre e perché nutro grande stima e rispetto per il sindaco Peracchini; ora che l’azienda è uscita dalla fase emergenziale ritengo che il mio compito sia esaurito".

In un Paese di manager attaccati alla poltrona, un fatto molto raro.

"Ora all’azienda serve programmare un percorso di ristrutturazione e crescita, ed è giusto che sia guidata da chi possa traguardare con maggiore competenza questi risultati; non incarno io questo profilo, io sono un tecnico chiamato ad offrire le sue competenze all’azienda che versava in una situazione particolare; resta sul tavolo la mia disponibilità, qualora Atc lo reputasse opportuno, a supportare chi arriverà dopo di me, anche ricoprendo un ruolo marginale che rispecchi le mie competenze professionali".

In questi dieci mesi ha avuto comunque modo di conoscere l’azienda. Come l’ha trovata?

"Non parlo di chi mi ha preceduto, non l’ho mai fatto e mai lo farò; rilevo però come Atc rispetto ad altre realtà Tpl della Regione, peraltro destinatarie di notevoli supporti finanziari, sia l’azienda più solida finanziariamente e con un percorso, già compiuto brillantemente, di rinnovo parco veicoli importante; non provenendo da una realtà ‘pubblica’ sono peraltro rimasto colpito dalle peculiari dinamiche organizzative strutturate in Atc; da ultimo non posso che sottolineare come solo l’impegno costante e l’abnegazione dimostrata dagli autisti in tutti questi mesi e lo spirito di servizio di chi, negli uffici amministrativi, mi ha supportato in questi mesi abbia consentito ad Atc di superare questo momento particolare".

Il Tpl in quasi tutta Italia annaspa, con pochissime eccezioni. Come migliorare il servizio nello Spezzino?

"Io ritengo che in primis si debba ridiscutere la strutturazione del Tpl, che è ancora ancorata a logiche e dinamiche che potevano andare bene venti anni fa, non ora; la Provincia è cambiata totalmente dal punto di vista urbanistico e le esigenze sono diverse, vent’anni fa non esistevano le navi da crociera e l’afflusso di turisti era molto meno importante"

A proposito di bilanci, come si è chiuso il 2024?

"Il bilancio è in fase di predisposizione; posso soltanto dire che si chiuderà col segno positivo, nonostante i tagli e le minori entrate legate al calo di fatturato della bigliettazione quantificabile in circa 600mila euro".

Un’altra ferita aperta riguarda la ricerca e l’assunzione di nuovi autisti.

"A breve dovrebbero entrare in servizio i conducenti formati dalla Scuola nazionale trasporti, che dovrebbero apportare un po’ di sollievo; il problema è rilevabile non soltanto nello Spezzino ma in ogni tpl nazionale; programmare adeguate politiche di formazione potrebbe risultare decisivo per superare questo problema".