REDAZIONE LA SPEZIA

’Cordoni’ di strada per stoppare i contagi

Misure allo studio dopo il balzo dei positivi: 93 in più in un giorno. Ma l’impennata è anche conseguenza della crescita dei test, ieri 800

Nessun atto firmato, alle 19 della sera. Ma avvisaglie di nuove misure sotto l’ansia-contagio, per la provincia della Spezia. Saranno formalizzare oggi. "Stiamo ragionando sulla proroga dell’uso no-stop all’aperto delle mascherine per altre due settimane" annuncia il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, nel punto stampa serale (aperto con un’ora di ritardo, segno di confronti, forse serrati, protrattisi oltre le previsioni).

L’annuncio è successivo al rituale dell’esame dei dati di giornata: 93 nuovi positivi (di cui 47 contatti di casi confermato, un ospedalizzato e 45 emersi dall’attività di screening). Un’impennata rispetto ai nuovi 33 positivi del giorno prima.

C’è da allarmarsi?

"C’è da non sottovalutare e ma occorre analizzare il dato nel quadro di insieme". Dal questo, al tempo stesso, emergono, elementi confortanti: nessun decesso, un solo ricoverato in più che porta a 66 il totale dei pazienti in ospedale (di cui 6 in terapia intensiva) 800 tamponi eseguiti. Anche in quest’ultimo caso, c’è un’impennata nel dato standard dei test quotidiani, abitualmente tarati sulla soglia dei 500 al giorno.

E proprio da questo insieme di elementi, che si presta alla duplice lettura del bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, allunga il mantenimento nel freezer delle bozze di ordinanza alle quali stanno lavorando gli uffici, mentre a prevalere nelle dichiarazioni è la soddisfazione per la stabilizzazione dei ricoveri, segno che forse il picco è davvero passato.

Altri misure sono comunque dietro l’angolo.

"In ogni caso nessuna limitazione della libertà individuale e della libertà di impresa" di Toti che, in pari tempo, apre all’ipotesi di discipline ad hoc: "Circoscritte, di strada...". Cordone rosso attorno a piazza Brin? In che forma, rispetto ai principi-guida di libertà. Se ne potrà sapere di più oggi, nel maturare dei dati e del confronto col sindaco Pierluigi Peracchini. E’ chiaro che la situazione che desta maggiore preoccupazione è quella che fa perno sul quartiere Umbertino. Anche lì ieri code, con distanziamento obbligato, per il test al camper mobile approntato dall’Asl, con richiamo alla preventiva prenotazione per evitare surpluss di accessi. Ma là dove la prenotazione passa anche dall’avvicinamento al camper-laboratorio, in assenza di ’disciplina viaria’, come è successo a inizio settimana, il rischio di contatti pericolosi c’è.

Il gran movimento attorno al camper si presta a letture, là dove ad esso è attribuito il balzo dei tamponi. "E’ il segno che abbiamo individuano i filoni principali del cluster e li stiamo isolando" secondo Toti

Intanto sul fronte dei primi cittadini c’è chi gioca d’anticipo. E’ il sindaco di Porto Venere Matteo Cozzani; ieri sera aveva già deciso di annullare tutte le manifestazioni del week end sulla terra ferma (isole comprese, mare esentato).

E per la riapertura delle scuole cosa accadrà? "In Liguria ci saranno delle proroghe sarà solo per questioni di mancato completamento dei lavori strutturali" è la dichiarazione serale consegnata ai taccuini mentre il ragionamento sul caso Spezia è aperto.

Le pressioni per una proroga delle lezioni dopo le elezioni (fissate al 20 e 21 settembre) – al netto dell’escalation dei contagi – montano nella misura in cui per l’appuntamento con le urne è previsto che scatti la sanificazione prelettorale nelle scuole deputate ad ospitare i seggi (nei piccoli comuni piccoli e medi tutte), con sospensione delle lezioni solo dopo quattro giorni dalla loro ripresa.

Corrado Ricci