
Sindaci della riviera impegnati nella tutela della salute, tra cui Giorgio Bernardin
Bonassola (La Spezia), 24 aprile 2020 - Era tutto pronto, con gli abitanti del comune di Bonassola, uno dei pochi ‘Covid-free’ della Liguria, chiamati nel fine settimana a sottoporsi (su base volontaria) al test sierologico, l’esame per per individuare gli anticorpi Igm e Igg, ‘spia’ della presenza o dell’avvenuto superamento dell’infezione da Coronavirus, col supporto del San Martino di Genova.
Invece, tutto rinviato a data da destinarsi, per decisione dello stesso ospedale genovese cui si era rivolto il Comune amministrato da Giorgio Bernardin. "Me l’hanno comunicato al telefono, ma aspetto una comunicazione ufficiale. Di certo, la nostra richiesta era stata accettata e avevamo avuto rassicurazioni sullo svolgimento degli esami per questo week end, altrimenti non avremmo organizzato nulla" spiega il sindaco, che aveva già invitato i cittadini del borgo e delle frazioni a sottoporsi al test, sabato e domenica, secondo un preciso calendario. È stato lo stesso dottor Federico Schenone, che avrebbe dovuto per conto del Comune effettuare lo screening gratuito a tutti i cittadini, a rettificare circa l’impegno dell’ospedale San Martino per cui lavora.
«Ho mal compreso i tempi e le modalità dell’eventuale iniziativa attualmente in fase di studio di fattibilità e purtroppo ho comunicato al signor sindaco di Bonassola la realizzazione dello screening già a partire dal 24 aprile". Anche il Policlinico ha precisato che "il professor Giancarlo Icardi, direttore del laboratorio di igiene del Policlinico era stato contattato dal Comune di Bonassola per effettuare test sierologici sulla popolazione a fronte dell’effettiva assenza di casi conclamati Covid-19. A suo tempo, dieci giorni fa, l’indagine era stata considerata possibile, ma solo dopo un’attenta valutazione della fattibilità oggi ancora in essere". Un tema, quello dei test sierologici, che sta prendendo sempre più campo in questo lembo della riviera spezzina. I Comuni di Deiva Marina e Framura li hanno infatti promossi tra il proprio personale. Poco più di una cinquantina i prelievi di sangue che sono stati analizzati dai medici di Bio Data, un laboratorio privato di Lavagna convenzionato con l’Asl4. Ventotto riguardano le due amministrazioni comunali: si sono sottoposti al test – offerto su base volontaria – non solo i dipendenti, ma anche gli amministratori e i volontari del gruppo intercomunale di protezione civile.
Oltre trenta, invece, gli esami cui si sono sottoposto i militi della storica pubblica assistenza deivese, la Croce d’Oro, che ha collaborato in prima linea allo svolgimento dell’iniziativa e che in questi mesi difficili segnati dalla pandemia è impegnata nell’attività di supporto alla popolazione. "Credo sia un esame che può dare una sicurezza in più – spiega il sindaco di Framura, Andrea Da Passano –, soprattutto per chi in queste settimane ha svolto il proprio lavoro in prima linea contro questa emergenza, come i dipendenti comunali che hanno continuato a prestare regolarmente servizio in municipio, o il gruppo dei volontari di protezione civile che quotidianamente supporta la popolazione con la consegna a domicilio dei prodotti alimentari e dei farmaci".
Un test sostenuto anche dall’amministrazione di Deiva Marina: "Crediamo – spiega l’assessore alla sanità del comune di Deiva Marina, Giovanna Passano – sia utile una mappatura su base volontaria della popolazione, necessaria ai fini della ripartenza, così come pensiamo che aver messo a disposizione il test sierologico ai dipendenti e ai volontari della protezione civile non sia solo una garanzia per loro stessi, ma anche nei confronti dei cittadini". © RIPRODUZIONE RISERVATA