CORRADO RICCI
Cronaca

Corruzione, indagato il primario di Pediatria

Si allarga l'inchiesta. Interrogato l’informatore che si adoperò per finanziare i convegni medici

Il primaio di Pediatria Stefano Parmigiani insieme all’avvocato difensore Andrea Corradino all’epoca dell’interrogatorio

La Spezia, 21 gennaio 2017 -  «TUTTO avvenne alla luce del sole, nel rispetto di protocolli e prassi. Non c’è mai stato nulla per il quale dovessi sentirmi in colpa. Anzi mi onoro di tutto ciò che ho fatto per assistere le mamme e per l’impegno profuso nella formazione professionale». Lo aveva detto Stefano Parmigiani, primario di Pediatria e Neonatologia del Sant’Andrea e direttore del Dipartimento materno infantile, il 26 novembre del 2014 quando - assistito dall’avvocato Andrea Corradino, davanti al gip Diana Brusacà che lo interrogava per rogatoria - aveva respinto le accuse di corruzione che gli erano state contestate dalla procura di Pisa per le sponsorizzazioni di convegni scientifici da parte di aziende produttrice di latte artificiale per neonati, nell’ipotesi dello scambio da codice penale: soldi in cambio di promozione. Ebbene ieri, la storia è tornata sotto i riflettori della magistratura, quella della Spezia che, un anno fa, ricevette da quella pisana gli atti riguardanti Parmigiani, stralciati per competenza territoriale dalle posizioni degli altri 23 inquisiti, fra medici, titolari di imprese e informatori farmaceutici per i quali il processo si svolge nella città toscana.

DAVANTI al gip Mario De Bellis si è svolto l’incidente probatorio, chiesto dal pm Giovanni Maddaleni, per raccogliere la versione dell’informatore farmaceutico Dario Boldrini, indagato per concorso in corruzione, sulla portata delle relazioni e delle intercettazioni telefoniche che fecero scattare l’accusa.

«Il discorso verteva sulla possibilità di mettere in rotazione nel reparto la fornitura gratuita di latte in polvere per le mamme che avevano problemi ad allattare i figlioletti, nella prospettiva di sperimentare il prodotto per decidere o meno, da parte loro, di poterlo acquistare dopo la dimissione. Quando mi proponeva l’opportunità accostava sempre il discorso al suo desiderio di partecipare a convegni o di organizzare gli stessi... era facile capire che Parmegiani tenesse molto alle sponsorizzazioni e gradisse l’assist...Così almeno io lo interpretai, adoperandomi di conseguenza..» questo lo zoccolo duro delle dichiarazioni finite a verbale a cui sono destinate ad ancorarsi le decisione del pm sull’evoluzione del fascicolo, nella prospettiva della chiusura delle indagini. Processo possibile per Parmigiani? Allo stato si impongono, tra il materiale probatorio, le dichiarazioni rese dal primario nell’interrogatorio di garanzia: «I contributi per i convegni erano mere sponsorizzazioni, reclamizzate nella comunicazione. Niente di occulto. Mai preso un soldo. Ho semplicemente fatto da tramite con l’agenzia che aveva organizzato i meeting svoltosi nei primi di ottobre 2013 a Porto Venere e a fine novembre 2013 al Centro Allende. Nessun atto contrario ai doveri di ufficio nel prescrivere, in 10 casi nel 2013 e 6 nel 2014, il latte il polvere alle mamme che non potevano allattare. Il nostro reparto fa dell’allattamento naturale una bandiera!»