La Spezia, 22 gennaio 2021 - E’ stata la storica sarta della frazione di Fiumaretta e dal suo laboratorio sono passate signore, giovani spose e tante amiche che necessitavano di un rammendo oppure un orlo veloce all’abito. Denis Mattioni si è spenta all’ospedale San Bartolomeo di Sarzana dopo un percorso travagliato iniziato l’ultimo giorno dell’anno. Dopo la frattura al femore provocata da un incidente domestico e il trasferimento al reparto di ortopedia del Sant’Andrea della Spezia si è aperto il dramma che l’ha portata al decesso, l’altra mattina, nel reparto Covid sarzanese. I famigliari l’hanno vista entrare in reparto il 31 dicembre dolorante, ma pronta a sottoporsi all’intervento chirurgico con uno spirito forte nonostante i suoi 87 anni. Ma non è più riuscita a abbracciare i figli Cristina e Maurizio che adesso chiedono che situazioni simili non accadano più.
Il genero Giovanni Torri, anima della Cooperativa Terre del Magra di Fiumaretta, ha chiesto direttamente spiegazioni all’assessore regionale alla sanità, il governatore Giovanni Toti, con una lettera straziante e durissima nei toni. " Dovrebbe vergognarsi l’ assessore – ha scritto – che alla mia domanda su cosa farebbe se un suo familiare venisse ricoverato in un nostro ospedale pubblico e venisse contagiato non si è degnato di rispondere. Ogni giorno si parla di questa situazione fuori controllo nell’ospedale della Spezia e un assessore non può non sapere o non essere informato su gravi criticità ed emergenze emerse in un suo ospedale. Ma adesso la risposta è fuori tempo massimo, e gli auguro soltanto di non dover mai subire sulla pelle le gravi ingiustizie o negligenze che causino la perdita di un familiare".
La figlia Cristina chiede chiarezza affinché non accadano nuovi casi simili. "Abbiamo la massima fiducia nel personale – spiega – però dobbiamo capire che cosa possa essere successo. Mia madre aspettava di essere operata per la frattura del femore e dopo 20 giorni è deceduta, per altro senza neppure entrare in sala operatoria". L’anziana è entrata al pronto soccorso dell’ospedale di Sarzana il 31 dicembre dopo la caduta ma è stata trasferita al reparto ortopedia del Sant’Andrea della Spezia. "Dopo il primo tampone negativo al pronto soccorso – ricorda – ne sono arrivati altri, fino al terzo giorno di ricovero, quando è passata agli infettivi e il giorno 8 gennaio è stata trasferita nel reparto geriatria Covid del San Bartolomeo. In questi mesi abbiamo cercato di tutelare i nostri genitori. Abbiamo evitato di mandarli in luoghi affollati, gli abbiamo portato la spesa a casa, gli abbiamo fatto indossare la mascherina, abbiamo cercato di rimanere sempre legati al nucleo familiare stretto. Poi arriva una banale frattura con relativo ricovero ed ecco che tutto svanisce, tutto finisce. Non si può morire all’interno di strutture che dovrebbero essere garanzia di sicurezza". Massimo Merluzzi