ELENA SACCHELLI
Cronaca

"Cresciuta tra buio e nebbia"

Dentro il nuovo romanzo horror di Visentin, sabato ospite in piazza Querciola

La scrittrice Irene Visentin è originaria di Monselice, ma vive da anni a Castelnuovo

La scrittrice Irene Visentin è originaria di Monselice, ma vive da anni a Castelnuovo

È originaria di Monselice, nel Padovano, ma da otto anni vive a Castelnuovo, che è diventata la sua seconda casa. Infatti proprio qua, sabato pomeriggio alle 17.30, al circolo Arci di piazza Querciola, si terrà la prima presentazione del suo nuovo romanzo. Irene Visentin, scrittrice per passione, si prepara all’uscita de ‘La scogliera’, un romanzo horror distopico – già disponibile sul sito di Brè Edizioni, in libreria dal 3 marzo – che descrive un mondo post apocalittico. Appassionata del genere horror-weird, nell’arco della sua esperienza nel genere di nicchia, ha già ottenuto importanti riconoscimenti, ed è stata selezionata, nel 2019, tra i finalisti del Torino Horror Fantastic Film Fest.

Irene, da dove nasce la sua passione per il genere? "Ho iniziato a raccontare storie, che inizialmente erano fiabe fantasy, sin da bambina. Lo facevo anche per tenermi compagnia, considerando che vivevo in una casa isolata di campagna e che sino all’età di cinque anni sono stata figlia unica. Credo che abbia influito molto il contesto, Monselice è una città medievale della pianura padana, sono quindi sempre stata circondata da buio e nebbia. Una delle maggiori attrazioni è l’ossario posizionato in cima a un colle e da bambini a Carnevale usava andare proprio lì, travestiti, a vedere gli scheletri. Lo zampino lo hanno messo anche i miei genitori: quando al cinema uscirono contemporaneamente il Re Leone e Nightmare Before Christmas, i miei mi portarono a vedere il capolavoro di Tim Burton".

Come ha fatto a inserirsi in questo settore di nicchia? "Ho sempre scritto per cercare di capirmi, all’inizio erano solo appunti. Ma quando la mia sceneggiatura è stata selezionata al Torino H. F Festival, ho preso fiducia. Ho capito che c’era un pubblico che poteva apprezzare quello che mi piaceva scrivere. Poco dopo, nel periodo della pandemia, ho iniziato a scrivere la mia prima raccolta di racconti ‘I Tredici’ e poi ho continuato ad affiancare al lavoro d’ufficio la mia passione".

Ci anticipi qualcosa del romanzo in uscita. "Posso dire che ’La scogliera’ è ambientato nella costa ligure, che amo, e che il romanzo è nato immaginando una nuova pandemia dove i morti tornano. Una sorta di apocalisse zombie, ma ambientata sul mare in pieno luglio".

Elena Sacchelli