ANNA PUCCI
Cronaca

Il Comune elimina il molo crociere. Il waterfront “riscritto” con il Puc

Via il pennello da calata Paita. Ma servirà l’accordo con l’Authority

Il 'pennello' su Calata Paita non è più previsto dal Comune

Il 'pennello' su Calata Paita non è più previsto dal Comune

La Spezia, 22 aprile 2017 - UN COLPO di pennino ha cancellato il pennello. Nel Piano urbanistico comunale adottato martedì sera dal consiglio, su proposta della giunta, è sparito il molo crociere. E’ stato eliminato il “pennello” previsto dal progetto Llavador e dal successivo adeguamento tecnico funzionale deciso dall’Autorità portuale autorizzato, un mese fa, dal consiglio superiore dei lavori pubblici. A fine mandato, dunque, l’amministrazione di Massimo Federici getta un masso nello stagno del dibattito politico sul futuro del porto della Spezia. La scheda approvata dal consiglio comunale, elaborata sotto la guida del vice sindaco e assessore all’urbanistica Cristiano Ruggia, riporta la proposta di sistemazione del waterfront così come l’amministrazione l’aveva avanzata un anno fa, al culmine dello scontro con l’Autorità portuale allora guidata da Lorenzo Forcieri. Oggi la situazione è in pratica questa: da una parte c’è il Piano regolatore portuale approvato, che prevede la costruzione del molo aggiuntivo per l’attracco delle navi da crociera in fregio a calata Paita; dall’altra c’è il nuovo Puc che quel molo non lo prevede più, al contrario del Puc prima in vigore. Un atto politico, in sostanza, visto che toccherà alla nuova amministrazione decidere se procedere o no con questo Puc e visto che in ogni caso sarà necessario l’accordo con l’Autorità di sistema portuale, accordo che l’amministrazione uscente non ha trovato: ad oggi, l’Authority il pennello per il molo crociere lo vuole e lo ha finanziato a bilancio con 28 milioni di euro per il 2018.

LA SCHEDA allegata al nuovo Puc ridesegna anche altri aspetti del waterfront in calata Paita. Vengono cancellate gran parte delle volumetrie previste dal progetto Llavador: niente grattacieli, niente residenze, niente centri commerciali. Gli edifici previsti sono solo a due piani, c’è destinazione d’uso commerciale ma per piccoli negozi. Resta l’albergo a 9 piani, con superficie di base abbastanza ridotta.

IN ZONA Cesarini, l’amministrazione Federici ha voluto mettere i puntini sulle “i”. Lanciando un segnale politico che diventa “eredità” programmatica di campagna elettorale per il candidato sindaco del centrosinistra Paolo Manfredini e per lo stesso Cristiano Ruggia, che chiude la sua esperienza di alleanza con il centrosinistra candidandosi a sindaco per il Partito comunista. L’ultima parola spetterà alla prossima amministrazione: il Puc adottato seguira l’iter delle osservazioni, prima dell’eventuale definitiva approvazione. Con un vincolo, introdotto con un emendamento: per decidere la fisionomia del waterfront servirà un percorso partecipativo che coinvolga i cittadini.