FRANCO ANTOLA
Cronaca

Darsena nell’area Enel. Perotti ne è convinto: "Idea avveniristica per la blue economy"

Il ceo di Sanlorenzo non esita a promuovere il piano di Confartigianato. Resta però l’incognita dei tempi di realizzazione di un’opera imponente. Pagni: "Una rete per dare sostanza a un obiettivo importante per la città".

Il ceo di Sanlorenzo non esita a promuovere il piano di Confartigianato. Resta però l’incognita dei tempi di realizzazione di un’opera imponente. Pagni: "Una rete per dare sostanza a un obiettivo importante per la città".

Il ceo di Sanlorenzo non esita a promuovere il piano di Confartigianato. Resta però l’incognita dei tempi di realizzazione di un’opera imponente. Pagni: "Una rete per dare sostanza a un obiettivo importante per la città".

Un percorso di bonifica in chiave di sviluppo sostenibile, finalizzato alla crescita dell’economia del mare anche oltre i confini di area vasta. In fondo, la filosofia del progetto targato Confartigianato per riconvertire 270mila mq di superficie già occupati dalle strutture Enel in una darsena collegata a Pagliari con un canale navigabile sta tutta qui. Una destinazione che secondo l’associazione rappresenterebbe un’opportunità di crescita per la città, con un potenziale impatto equiparabile a quello della nascita dell’Arsenale militare. Ma cosa ne pensano le realtà produttive del settore, i protagonisti di quella blue economy che tutti o quasi indicano, assieme al turismo, come il più efficace volano di sviluppo per l’ economia provinciale? Sicuramente favorevole Cristiana Pagni, al vertice di Italian Blue Growth, l’azienda specializzata nella gestione eventi e nella blue economy oltre che membro del Cda del Dltm, il Distretto ligure delle tecnologie marine, e ideatrice di Seafuture, una delle principali fiere della Blue economy in Italia, in programma quest’anno per la nona edizione dal 29 settembre al 2 ottobre nell’Arsenale militare spezzino. "Personalmente - fa sapere Pagni da Abu Dhabi, Emirati Arabi, dove ha partecipato a ‘Idex 2025 International Defence Exhibition & Conference’ - trovo la proposta di Confartigianato La Spezia molto interessante. Pensare a una rigenerazione urbana, in un luogo che è stato sempre un po’ fuori dalle dinamiche della città, ma che, sostanzialmente, è un biglietto da visita per chi arriva dall’autostrada, incrementare e dare una nuova, ulteriore ‘dimora’ al settore della Blue economy e, soprattutto, farlo in rete - istituzioni, associazioni di categoria e imprese insieme - è sicuramente un obiettivo importante per chi ama e crede in questa città". "Nel concreto, al di là di tutte le valutazioni che dovranno essere eventualmente fatte - aggiunge Pagni - sono convinta che l’idea di realizzare una nuova darsena possa essere vincente se pensata soprattutto in funzione di ospitare una cantieristica dedita al refitting nautico di yachts e superyachts, settore in forte crescita. Quello di Confartigianato al momento è sicuramente un progetto visionario che, come tutti i progetti visionari, porta con sé la ricerca del miglioramento e, quindi, uno stimolo per ciascuno di noi a ripensare agli spazi della nostra città in chiave più sostenibile e strategica". Anche più entusiastico il giudizio di Massimo Perotti, executive chairman di Sanlorenzo, punta di diamante della nautica spezzina, specializzata nella produzione di imbarcazioni di lusso. Un player planetario della nautica che di fronte a un progetto come quello presentato da Confartigianato Spezia parla con convinzione di idea avveniristica. "Il progetto - dichiara Perotti a La Nazione, che lo ha interpellato in proposito - è molto interessante, direi avveniristico, considerando i tempi delle amministrazioni e le varie procedure delle concessioni". Su questa premessa il patron di Sanlorenzo indica anche una possibile roadmap nel percorso di crescita della visione in cui si inserisce la proposta progettuale di Confartigianato. "Potrebbe essere molto interessante - suggerisce - avviare questo sviluppo in due fasi: da subito (sei mesi) utilizzo delle aree dell’arsenale per aumentare gli spazi a terra, con scali in mare. In un momento successivo (3 / 5 anni) riutilizzo delle aree dell’Enel con il progetto degli architetti Ruggia e Schiffini". Come dire: la strada della crescita sostenibile della nautica, e più in generale, della blue economy, è tracciata.