
La lentezza della macchina burocratica poteva mandare in fumo 480 mila euro e penalizzare il grande progetto inseguito da anni che dovrebbe portare a una nuova immagine ambientale della foce del Magra e segnare un esempio di riambientalizzazione. Ma il Ministero dello sviluppo economico dopo aver erogato il finanziamento nel 2013 era intenzionato a revocarlo – l’atto di decadenza era già stato firmato – all’imprenditore Manolo Cacciatori della società Marina Azzurra Yachting di Ameglia, gestore anche del porticciolo di Bocca di Magra.
La causa della retromarcia sul fondamentale contributo necessario alla riqualificazione dell’attuale darsena oltre che punto di partenza dell’ampio Piano della Nautica scaduto da anni e per il quale anche il Parco di Montemarcello Magra Vara ha spesso sollecitato gli enti a procedere alla revisione. L’imprenditore di origine carrarese, una vita nel mondo della nautica, era riuscito a intercettare il finanziamento di 480 mila euro che però è stato chiesto indietro a causa del ritardo dell’iter autorizzativo dell’intervento. Nonostante i progetti pronti infatti mancavano le varie autorizzazioni che l’imprenditore ha sollecitato senza però avere risposte. Per questo quando il Mise ha annunciato l’annullamento del finanziamento è partito immediatamente il ricorso al Tar della Liguria. Il tribunale però si è dichiarato non competente a giudicare il provvedimento ministeriale e la relativa azione presentata dall’avvocato Alberto Caretti di Firenze che da tempo segue l’imprenditore rimandando tutto al Tar del Lazio.
Nei giorni scorsi la sezione terza ha accolto il ricorso della società Marina Azzurra Yachting annullando quindi il decreto a firma del direttore generale per gli incentivi alle imprese del Mise. Il finanziamento dunque è salvo anche se è stato posto come vincolo quello di eseguire l’intervento entro 24 mesi e qualche documento ancora manca. Il progetto ha il costo di almeno 3 milioni di euro e consentirà all’azienda di riqualificare la propria darsena di Fiumaretta riducendo i posti ma aumentando la qualità ambientale andando a bonificare le zone poste al di sopra della linea della navigabilità attualmente abbandonate e comunque non adatte alla fruizione pubblica rispondendo all’appello lanciato dal Parco di Montemarcello Magra Vara.
L’attuale darsena ospita 174 imbarcazioni ma grazie all’investimento li ridurrà a 85 ma di maggior qualità e pregio ambientale. Adesso però occorre fare i fretta e mettere insieme gli enti, dal Comune di Ameglia, Provincia della Spezia e Regione Liguria per velocizzare la conclusione del lungo viaggio.
Massimo Merluzzi