MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Botte tra tifosi, in arrivo altri Daspo. Stadio vietato per sette ultras

La questura ha emesso i provvedimenti per i sostenitori reggiani venuti a contatto con gli spezzini

Le immagini degli scontri

Le immagini degli scontri

La Spezia, 16 aprile 2025 – Una partita infinita, almeno per quanto riguarda i provvedimenti extracampo. Il derby tra Spezia e Reggiana dello scorso 5 ottobre è finito per mesi sotto la lente della questura spezzina che ha lavorato per completare l’identificazione dei protagonisti dello scontro avvenuto prima del match tra sostenitori locali e i reggiani venuti a contatto in via Aldo Ferrari. La raffica di Daspo, il divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, già emessi nei giorni successivi agli scontri a firma del questore Sebastiano Salvo non si era ancora conclusa.

Il personale della polizia ha proseguito nelle indagini che hanno portato all’emissione di altri sette provvedimenti a carico dei tifosi reggiani. Per quattro l’interdizione dalle manifestazioni sportive è della durata di un anno, un altro due anni e per due sarà di cinque anni in considerazione della recidiva. Per tutti scatta l’obbligo di presentazione alla polizia in occasione di tutte le partite della Reggiana. Quella mattina due gruppi di tifosi si affrontarono in via Aldo Ferrari a colpi di bastone, spranghe, fruste improvvisate con cavi elettrici arrotolati e lanci di bottiglie. L’arrivo delle forze dell’ordine sedò il “duello“ e portò all’identificazione di quattro persone.

Dopo 15 giorni erano scattati i primi provvedimenti da parte della questura spezzina con l’emissione di 9 Daspo per tifosi spezzini e reggiani della durata da 1 a 5 anni. Ma l’indagine è proseguita e a febbraio si sono aggiunti altri 11 provvedimenti a carico di tifosi dello Spezia e 5 per quelli della Reggiana identificati grazie a un lungo lavoro dei poliziotti attraverso il controllo dei nominativi dei biglietti di ingresso al “Picco“ già acquistati, le targhe visionate lungo il percorso verso lo stadio grazie alle telecamere e anche dei video apparsi sui social, postati dai passanti. Massimo Merluzzi