
Sullo SpeziaExpò un’offerta milionaria e l’ombra di un ricorso al Tar. Per il compendio sorto alle porte della città nell’ex area Merello, che avrebbe dovuto connotare La Spezia anche come città fieristica, i primi mesi del 2023 dovrebbero essere quelli della svolta. I soci del ‘Centro Fieristico della Spezia srl’, società partecipata (oggi in liquidazione) dalla Camera di Commercio Riviere di Liguria, dal Comune e dalla Provincia della Spezia, e da Filse, la finanziaria della Regione Liguria, da tempo stanno lavorando a una soluzione che possa dare nuova vita al complesso inaugurato quindici anni fa e mai veramente decollato. Dopo oltre un anno di trattative e rumors, in cui la strada della concessione in affitto sembrava essere la strada più praticabile, a rilanciare l’ipotesi di una vendita del bene ci ha pensato in tempi recenti la maxi offerta, non vincolante, di Decathlon: il colosso francese che riunisce sotto il proprio marchio oltre 1500 negozi di articoli sportivi su scala mondiale, non più tardi di due mesi fa ha presentato una proposta da 4,1 milioni di euro per l’acquisto dell’immobile, con l’impegno a confermare il proprio interesse con un’offerta vincolante entro il 4 febbraio. Nel caso in cui l’azienda confermasse i propri intenti, la Camera di Commercio Riviere di Liguria – socio di maggioranza – avvierebbe le procedure di evidenza pubblica finalizzate alla vendita del bene. Il progetto presentato da Decathlon ha peraltro trovato pareri positivi in seno ai soci del Centro fieristico: non si tratterebbe infatti di un mega store come quello attivo a Santo Stefano Magra, ma piuttosto una struttura integrata dove troverebbe posto non solo una media struttura di vendita di poco più di 2mila metri quadrati, ma anche un centro sportivo con campi da padel e una palestra. Tuttavia, in attesa di febbraio, a tenere banco sono le carte bollate: quelle agitate dai legali della Costa Group, storica azienda di Riccò del Golfo specializzata nella progettazione e nell’arredamento di locali pubblici, che vanta oltre 5mila realizzazioni in tutto il mondo. L’azienda dei fratelli Costa, la cui offerta è risultata la migliore nell’ambito della procedura avviata dalla Camera di Commercio per la cessione in affitto del complesso, ha mal digerito la decisione dei soci del Centro fieristico di congelare la procedura (che non era ancora sfociata nel provvedimento di aggiudicazione) e di attendere gli sviluppi sulla possibile vendita dell’immobile, tanto da presentare un ricorso al tribunale amministrativo regionale con l’obbiettivo di obbligare l’ente camerale a completare la procedura e ad assegnare in affitto il complesso, per il quale la Costa Group aveva presentato un progetto per trasformarlo in un maxi showroom aziendale con annesso centro per l’allestimento dei locali. La Camera di Commercio, forte di un parere legale, dovrebbe tirare dritto in attesa di febbraio: qualora Decathlon facesse marcia indietro, ovvero non presentasse alcuna offerta vincolante entro i termini previsti, i soci a quel punto potrebbero tornare sui loro passi puntando alla concessione in affitto del compendio, ‘scongelando’ e completando la procedura di gara. Che sia destinato alla vendita o all’affitto, di certo nel futuro dello SpeziaExpò non ci saranno più fiere.
Matteo Marcello