Tiene banco alla Spezia e nel resto della regione la vicenda del declassamento delle Dogane dei porti liguri nella scala dei valori degli Uffici doganali italiani. Non c’è solo la denuncia della community portuale della Spezia. Anche Federlogistica, con il suo presidente Davide Falteri (nella foto), chiede di "sospendere i nuovi criteri di classificazione delle Dogane", in quanto è "indispensabile un confronto con gli operatori del settore, su una riforma che garantisca maggiore efficienza senza compromettere la competitività del sistema portuale ligure".
Secondo il presidente di Federlogistica, tale manovra "richiede un’attenta riflessione sugli impatti operativi ed economici. Se da un lato la riorganizzazione potrebbe mirare a una maggiore razionalizzazione delle risorse e alla standardizzazione delle procedure, dall’altro è fondamentale garantire che tali scelte non compromettano l’efficienza e la competitività del sistema logistico-portuale ligure".
Una decisione criticata anche da Cisl Fp, che evidenzia come "la decisione di declassare le Dogane della Liguria può mettere a rischio la tenuta del sistema. Un declassamento assolutamente non giustificato".
Vicenda che ha preso ben presto i contorni della battage politico, con la senatrice di Iv, Raffaella Paita, che ha presentato un’interrogazione parlamentare spiegando che "quello che appare evidente è che al Mit a trazione leghista la Liguria non interessa", e con la senatrice Stefania Pucciarelli che ha immediatamente replicato, sostenendo che "la determina dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli riguarda attività estranee alle attribuzioni del Mit: l’Adm gode di autonomia organizzativa e non è sottoposta alla vigilanza del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti".