"L’interesse specifico del privato deve essere bilanciato con l’interesse pubblico alla sicurezza e incolumità pubblica". Cambiano le parole, non la sostanza: gli spezzini, dopo il Ferraris, non potranno entrare neppure al dei Marmi. Il presidente della quarta sezione del Tar della Toscana ha respinto la richiesta di misure cautelari contro il provvedimento con cui il Prefetto di Massa Carrara nei giorni scorsi aveva disposto, in occasione di Carrarese–Spezia di domenica, il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia della Spezia. Le motivazioni espresse dal giudice Riccardo Giani sono pressochè identiche a quelle utilizzate dal Tar della Liguria, ovvero che l’interesse alla sicurezza pubblica sono prevalenti rispetto a quello di poter seguire la propria squadra in trasferta nel derby. A nulla è valso il minuzioso e accurato lavoro dei legali Pier Giorgio Leoni e Maurizio Maria Scaccabarozzi, che nel presentare il ricorso per conto del tifoso Gabriele Pierini, avevano sollevato una pluralità di eccezioni rispetto al dispositivo prefettizio: in primis, che in occasione dell’ultimo incontro fra le due squadre, giocato al Picco lo scorso 22 settembre, non si siano verificati incidenti tra le tifoserie (le autorità locali spezzine non avevano provveduto ad alcun divieto). Non solo: a essere contestati anche gli episodi riportati dal Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive a supporto del dispositivo del Prefetto: un omicidio avvenuto alla Spezia il cui movente non aveva nulla a che vedere con la fede calcistica, e una rissa avvenuta nel 2023 al Cerreto "ipotizzabile in ogni e qualsiasi circostanza, indipendentemente dallo svolgimento di gare calcistiche". Il Tar Toscana ha tirato dritto. "Nel ricorso – si legge nel decreto – il ricorrente non comprova alcun danno di particolare intensità che gli deriverebbe dall’esecuzione del provvedimento, non essendo sufficiente il richiamo all’essere componente di fan club e tifoso, senza specificazione sui profili di pregiudizio". A seguire, la chiosa ormai nota al popolo bianco: la sicurezza prevale su tutto.
Matteo Marcello