REDAZIONE LA SPEZIA

Dieta e malattie: un legame stretto

Lasciarsi alle spalle i disturbi: la corretta alimentazione è la scelta necessaria per poter ripartire

Spesso col termine dieta si intende un processo per dimagrire, invece la corretta accezione del termine lo associa ad una sana e corretta alimentazione, a volte poco rispettata. Infatti essa è l’insieme di alimenti assunti nella giornata. In una dieta sono fondamentali i nutrienti energetici: carboidrati, che forniscono l’energia necessaria con le reazioni d’ossidazione nelle cellule, grassi, fondamentali se gli zuccheri scarseggiano e proteine, che danno all’organismo il materiale necessario per l’accrescimento dei tessuti. Contribuiscono alla funzione dell’organismo anche vitamine, essenziali per la salute dei viventi, sali minerali, che regolano le funzioni dell’organismo e costruiscono delle parti del corpo e l’acqua, fondamentale per i viventi, che elimina le sostanze di rifiuto.

Nella giornata vi sono vari pasti che vanno calibrati con attenzione. La colazione, molto importante perché si proviene da circa otto ore di digiuno durante la quale si consiglia l’assunzione di carboidrati e vitamine. Lo spuntino mattutino è leggero e vitaminico. Il pranzo, pasto principale, deve contenere tutti i nutrienti. La merenda, poco pesante, apporta una piccola percentuale di energia. La cena è più leggera del pranzo ma con molte proteine.

Alcune persone tendono a seguire una scorretta nutrizione a causa di problemi psicologici e ciò provoca disturbi alimentari. Questi sono patologie caratterizzate dall’alterazione alimentare dove tutto ruota intorno al cibo e al peso. Generalmente si manifestano nell’età adolescenziale, in particolare nel sesso femminile. Vi sono varie tipologie di disturbi dell’alimentazione, i pricipali sono l’anoressia e la bulimia. Quest’ultima è caratterizzata dall’eccessiva assunzione di cibo (le cosiddette abbuffate) seguite da episodi volti a liberarsene con metodi quali il vomito, l’uso di lassativi o l’eccessiva attività fisica. Il termine anoressia, invece, si riferisce a situazioni di restrizione alimentare volontaria: questo porta ad un netto cambiamento fisico e psicologico. Di solito la persona affetta da questa malattia tende a saltare abitualmente i pasti, ciò può portare a stati di malnutrizione così estremi da rischiare la vita. Coloro che soffrono di questi disturbi si trovano quotidianamente ad affrontare situazioni difficili in cui non riescono ad esprimere ciò che provano. Per questo si consiglia di rivolgersi ad amici, familiari, o a psicologi in modo da avere un altro punto di vista e riuscire a superare queste patologie che sconvolgono la vita di una persona limitandone le sue capacità relazionali, lavorative e sociali.