Il ds Stefano Melissano, da poco più di tre mesi a capo dell’area tecnica aquilotta, traccia a La Nazione un bilancio del progetto di crescita e sostenibilità sul piano sportivo e economico del club bianco.
Dal mercato estivo, con budget limitatissimo, sono arrivati giocatori funzionali come Sarr, Degli Innocenti, Colak, Soleri, Aurelio, Gori e, in contemporanea, è stato ridotto il monte ingaggi. Un percorso virtuoso anche per il futuro assicurando l’autosostenibilità?
"Abbiamo ridotto il monte ingaggi del 20%. I giocatori arrivati sono stati presi in funzione delle richieste dell’allenatore, individuando in essi qualità tecniche e morali importanti per giocare nello Spezia. Tutti i nostri giocatori possono essere titolari. Il percorso porterà il club all’autosostenibilità, riducendo il gap tra entrate e uscite".
Il rinnovo di Bertola è sempre più complicato, sarà ceduto a gennaio all’Inter?
"Più di un mese fa abbiamo fatto una proposta importante agli agenti del giocatore, stiamo attendendo una risposta. Il ragazzo è tranquillo, ci tiene allo Spezia, vediamo di trovare una soluzione che possa soddisfare tutti. Noi speriamo che Nicolò rinnovi, di sicuro lo Spezia, in caso di chiamata dalla Serie A non gli precluderà il salto di categoria. Se poi la risposta sarà negativa, cercheremo di trovare una soluzione sul modello Kouda".
Reca?
"Sta valutando con la famiglia per capire cosa fare".
Gli esempi virtuosi che le piace evidenziare in tema di rinnovi?
"Nzola ha fatto un grande gesto, Cassata ha voluto a tutti i costi rinnovare, Hristov idem per un gesto di riconoscenza verso la società".
A gennaio c’è il rischio che qualche giocatore parta e si rompa il giocattolo?
"No, faremo di tutto affinché il giocattolo resti intatto. Terremo, ovviamente, solo i giocatori che saranno contenti di restare. Non abbiamo ancora analizzato il mercato, di sicuro è difficile migliorare questa squadra, questi ragazzi meritano di arrivare fino in fondo, a volte è opportuno non toccare gli equilibri".
Vulikic e Seghetti restano obiettivi?
"Il primo c’era stato offerto dal Perugia ma abbiamo preferito dare spazio a Bertola. Seghetti era un’opportunità, bisognerà vedere, non è facile entrare in competizione con altre società".
Giorgeschi e Benvenuto?
"Resteranno. Sono ragazzi che hanno bisogno di essere valorizzati in un percorso similare a quello intrapreso da Candelari".
Qual è il patrimonio di giocatori del club?
"Tutti gli atleti in rosa sono di nostra proprietà, tranne Pio Esposito. Di Aurelio abbiamo un diritto di acquisto, per Gori abbiamo un’opzione, Degli Innocenti è in prestito con diritto".
Avvertite la vicinanza della proprietà?
"Da quando ho preso la responsabilità dell’area tecnica, il presidente è sempre stato disponibile e per tutto quello che ho richiesto ha dato l’ok".
La ventilata cessione della società?
"Sono voci proprie di tutti i club, noi pensiamo a giocare, il nostro focus è quello di tenere la squadra isolata".
Il giocatore di cui non si priverebbe mai?
"Il gruppo".
È possibile iniziare un ciclo pluriennale con D’Angelo?
"Con Luca ho un rapporto splendido, è un uomo eccezionale per valori tecnici e morali, al pari dei componenti dello staff tecnico. D’Angelo ha firmato un contratto di tre anni, andiamo avanti con lui sulla base della nostra idea originaria".