Il ’semaforo verde’ apre un futuro nuovo per un’area che da tempo necessitava di interventi. La giunta regionale ha approvato (con prescrizioni) il progetto per la messa in sicurezza della discarica dismessa di Saturnia, nel sito di interesse regionale di Pagliari, ex SIN Pitelli. Il progetto, messo a punto dalla proprietaria delle aree Dri Pagliari, ha un costo stimato di circa un milione e 560mila euro, a carico della società. Inizio dei lavori previsto entro 180 giorni. "Si tratta di un passaggio fondamentale nella lunga storia di questo sito, che permetterà di mettere in sicurezza una volta per tutte l’ex discarica – dichiara l’assessore regionale all’ambiente Giacomo Giampedrone – Con questa pratica mettiamo fine ad una ferita ambientale che da decenni affligge questa zona della Spezia e che ha richiesto un lungo iter per arrivare ad un progetto definitivo". Per una parte dell’intervento è previsto il confinamento dei rifiuti portati sul posto tra i primi anni 80 e la metà degli anni 90, prevalentemente ceneri da combustione di carbone e rifiuti solidi urbani, attraverso un sistema di copertura. La restante parte del sito sarà interessata da un’opera di ricomposizione morfologica per la mitigazione del rischio idrogeologico e recupero paesaggistico. Per realizzare il progetto verranno utilizzati 410mila metri cubi di terre e rocce da scavo. Grazie alla collaborazione del Ministero della Difesa e al Comando Marittimo Nord, il trasporto dei materiali al sito avverrà dalla strada che dal parcheggio della Marina porta alla discarica, per ridurre al minimo gli impatti sulla viabilità. Il trasporto dei materiali avverrà in modo da ridurre al minimo possibili disagi, con la copertura dei rimorchi, bagnatura del materiale e pulizia dei pneumatici per evitare la diffusione di polvere. Al termine dei lavori è prevista la piantumazione di almeno un ettaro di vegetazione. Quello della bonifica dell’ex discarica Saturnia, è stato un progetto lungo e complesso.
Aperta negli anni 80 come sito di stoccaggio dei rifiuti solidi urbani, nei primi anni 2000 fu oggetto di una prima richiesta di bonifica da parte del ministero dell’ambiente, ma solo la caratterizzazione venne eseguita. Nel 2017 l’ex discarica venne poi individuata da Acam come destinazione della frazione organica dell’impianto di Saliceti, ma il progetto non venne approvato da Regione Liguria perché non ritenuto adatto a tutelare l’ambiente. Nel 2018 una nuova proposta di fattibilità, senza però una progettazione definitiva. Nel 2022 la Regione chiese alla società proprietaria del sito di presentare il progetto definitivo, dando il via alla conferenza dei servizi e all’approvazione del progetto nell’agosto 2023.