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Un traffico di rifiuti che dalla provincia spezzina, in particolare Val di Magra e Val di Vara, è arrivato anche...
Un traffico di rifiuti che dalla provincia spezzina, in particolare Val di Magra e Val di Vara, è arrivato anche in Africa. E’ la pista sulla quale stanno lavorando i carabinieri forestali di che hanno denunciato un gruppo di persone e sei ditte che avrebbero conferito ai trafficanti i rifiuti. In particolare si tratta di vecchie automobili che dopo essere stata accatastate in terreni e proprietà private venivano spedite in vari località anche in Nigeria. Un lavoro lungo e accurato che la scorsa settimana ha portato i carabinieri forestali al sequestro di un terreno sull’Aurelia a Castelnuovo Magra. Gli indagati avrebbero gestito in maniera illecita i rifiuti, in alcuni casi anche pericolosi, utilizzando container noleggiati attraverso una società appositamente creata per spedirli attraverso i porti della Spezia e di Genova con la complicità di alcune società di spedizioni. Nei giorni scorsi è stata anche perquisita l’abitazione di uno degli indagati insieme a due aree nei territori di Sarzana e di Castelnuovo Magra utilizzate per la demolizione illecita di veicoli. Sotto sequestro sono finite una sessantina di autovetture fuori uso e quattro autocarri. Inoltre negli investigatori è emerso il sospetto che nei terreni da tempo trasformati in discarica possano essersi verificati versamenti di idrocarburi. Per appurarlo alcuni campioni dei terreni verranno valutati dai laboratori di Arpal incaricata di svolgere le analisi. Le ipotesi di reato contestate dai carabinieri sono lìattività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, gestione illecita di rifiuti, combustione illecita di rifiuti, attività di demolizione non autorizzata, riciclaggio, favoreggiamento, falsità ideologica, inquinamento ambientale, esportazione di munizioni senza autorizzazione ma anche detenzione e vendita di sostanze stupefacenti.
Massimo Merluzzi