Discesa postuma all’Inferno in Skaletta per gli attori di Ordinesparso

La compagnia teatrale Ordinesparso porta in scena a La Spezia una nuova pièce ispirata a opere letterarie, con un mix di performance live e tecnologia.

Discesa postuma all’Inferno in Skaletta per gli attori di  Ordinesparso

Ordinesparso in scena

Tutto è nato nel 2017, con il primo atto di ’Inferno’: una performance all’insegna dell’improvvisazione di 12 ore di Giovanni Berretta e Nicola Pinelli della compagnia Ordinesparso, il primo voce recitante e regista e il secondo autore di musiche e suoni. Sette anni dopo si cambia e si va in scena con una pièce nuova, a cavallo fra passato, presente e futuro per l’atto secondo, in programma venerdì alle 22 alla Skaletta Rock Club di via Crispi 168 alla Spezia. Questa rappresentazione, ’Una discesa postumana tra i circuiti dell’inferno’ fra errore, decadenza, atmosfere post-industriali in cui il coro di macchine e dati crea una nuova forma di dannazione, s’ispira a tre opere: ’Estetica del vuoto’ di Giangiorgio Pasqualotto, ’Amore liquido’ di Zygmunt Bauman e ’Psicomagia’ di Alejandro Jodorowsky. Lo sviluppo è un alternarsi di video ’con esseri umani’ di oltre vent’anni fa, riprese di testi recitati da Alfonso Brezmes, Laura Cinelli e dallo stesso Berretta che calcherà il palco del club e immagini creati da Pinelli con l’intelligenza artificiale, in versione pro realizzati alla ’Factory’ di Sarzana. "Sono frutto di un lungo lavoro in cui Nik ha creato tramite l’Ai la rappresentazione di testi, pensieri e vissuto derivanti da miei input, che ha prodotto risultati impressionanti" spiega quest’ultimo. "Per descrivere un inferno post-umano e digitalizzato – spiega Pinelli – abbiamo coinvolto ed impiegato diversi tools di Ia per la generazione ed animazione di immagini, generazione di scenari sonori e testi da sovra imprimere a schermo. Lo sforzo è stato quello di cercare il punto di rottura nella relazione con questi strumenti che di fronte a richieste astratte o inusuali si arrendono e in qualche modo si trovano spiazzate". Ma il gesto artistico, pur a fronte di questo produttore di espressioni, non può esistere senza il genio e la creatività proprie dell’umano. Ed ecco che si scende in questi inferi, dove i gironi sono sette e i peccati sono nuovi e figli dei tempi moderni.

Chiara Tenca