’Dispersione Argenti’, l’asta diventa show

Divertimento e tanta imprevedibilità in occasione della vendita di 36 quadri dell’artista spezzino .

’Dispersione Argenti’, l’asta diventa show

Enrico Casale battitore d’asta e Lorenzo Diofili in consolle nel corso dell’iniziativa ’Dispersione Argenti’

Un vero show che davvero nessuno si aspettava. L’asta che ha messo in messo in vendita 36 quadri di Manlio Argenti, ha fatto davvero tutti i circa cinquanta presenti. Vivere momenti così, di arte pura, tra quadri di un grande artista che non c’è più e l’eclettismo di chi c’è ancora, è stato appagante. L’asta che il gruppo del progetto ‘Dispersione Argenti’ – composto da Roberto Buratta, Andrea Cardelli, Francesca Cattoi, Lorenzo D’Anteo, Alessio Gianardi, Elena Giromini e Elena Sanfilippo – ha organizzato al Circolo Aics Corridoni, è stata incredibile. Momenti goliardici di qualità, come se non solo il battitore d’asta, un insuperabile Enrico Casale, e neanche il simpaticissimo creativo Andrea Burgalassi (nella veste di un fantasioso critico d’arte), fossero gli unici attori (con l’impegno anche di Francesca Lateana, Alessandro Ratti e Lorenzo Diofili). Pure chi ha partecipato come cliente, seduto ad un tavolino, con tanto di consumazione offerta dai promotori (tutti agghindati in stile anni 30) si è sentito protagonista della sceneggiatura. Il regista Casale ce l’ha fatta, come in un film o meglio, come in un’opera teatrale, mondo a lui più congeniale, dove oltre al primattore, ci sono comparse, spalle e interpreti di secondo piano, ma indispensabili. Con tanto di acquirenti via telefono o in diretta online. Tutto vero naturalmente, con tanto di intensi scambi e rilanci. Il palcoscenico nella nota sala da ballo di Migliarina, di fronte a quella che fu la casa-studio di Argenti e oggi residenza dell’artista di successo Lorenzo D’Anteo.

"’Dispersione Argenti’ è giunta al quarto appuntamento in un anno e mezzo e siamo contenti della risposta che collezionisti e appassionati hanno riservato alle nostre proposte – spiega Francesca Cattoi – L’approccio che abbiamo adottato non è mai stato tradizionale e convenzionale. Abbiamo dedicato momenti diversi alla vasta produzione del maestro spezzino: sculture in legno, dipinti, carte in forma di Rivista, matrici per xilografie. Dell’asta-spettacolo serbiamo il ricordo di momenti di ilarità, incredulità e parossismo". Qualche invenduto c’è stato, la battaglia più importante a colpi di paletta, con la cifra spesa più importante, è stata per un olio su cartoncino di un fondoschiena femminile tra i tendaggi di un sipario, con sullo sfondo il mare. Ad aggiudicarselo il giovanissimo Tommaso. Più o meno tutti i partecipanti, comunque, tutti appassionati di Argenti e di tanti suoi stupendi lavori con diverse tematiche, tecniche e soggetti, sono riusciti ad accaparrarsi almeno un pezzo. Divertendosi, per giunta. Quindi complimenti a tutti i presenti. "Un evento unico e, per fortuna – concludono simpaticamente gli organizzatori – irripetibile".

Marco Magi