Si è spento Antonio Bragazzi un punto di riferimento per il quartiere del Termo. Originario dell’Appennino arrivò a Spezia nei primi anni Sessanta seguendo il padre che fu tra i lavoratori che costruirono la centrale Enel. A lui si deve, insieme a Mauro Pecunia, l’impegno per la realizzazione del nuovo parcheggio per liberare l’Aurelia dalle automobili. Fin da giovanissimo ha fatto parte del Partito Comunista sposando poi Anna Maria Buccelli impiegata della Federazione Provinciale. Per molti anni ha fatto parte del consiglio di circoscrizione del termo occupandosi attivamente delle problematiche della zona. Tra i tanti ricordi anche quelli di della senatrice spezzina Raffaella Paita. "Era un osservatore speciale della vita del Termo: conosceva tutti ed era attento ai bisogni delle persone. Aveva una forza enorme e una fiducia totale nella Democrazia e nella giustizia sociale. Uno dei suoi più grandi risultati è stato quello di avere un parcheggio sotto strada che favorisse gli abitanti di un quartiere che, non va dimenticato e finanziammo quel parcheggio quando ero assessore in Regione Liguria e fu uno dei momenti che ricordo con più soddisfazione del mio mandato. Antonio era attivo nel sindacato, sempre a difesa dei lavoratori, e nell’Anpi. Ed era un grande conoscitore dell’economia cittadina, grazie ai ruoli ricoperti. A Annamaria, Silvia e Alessandro le mie più sentite condoglianze". Lo hanno ricordato anche l’ex consigliere regionale Moreno Veschi e Jacopo Ricciardi co-segretario regionale di Rifondazione Comunista.
CronacaDolore e ricordi per la scomparsa di Bragazzi