REDAZIONE LA SPEZIA

Domanda e offerta di lavoro si incrociano al Talent Day

I giovani alla scoperta delle occasioni con l’iniziativa indetta da Confcommercio . Stabilito un collegamento fra imprese e personale in cerca di un impiego.

Domanda e offerta di lavoro si incrociano al Talent Day

Appena si respira aria di primavera si apre la caccia ai lavoratori stagionali. Nelle nostre zone, si sa, il turismo è uno dei settori trainanti e impiega molte persone con diversi ruoli: receptionist, camerieri, cuochi, tuttofare e commessi, un esercito di professionisti che scende in campo ad inizio stagione e si ritira alle porte dell’inverno. Tuttavia questi mestieri sembrano aver perso attrattiva e, specialmente nei più giovani, manca l’interesse verso ristorazione e accoglienza. A disincentivare e spaventare risultano essere diversi fattori: l’idea di stagionalità, che non fa percepire come stabili questi lavori, gli orari, che comprendono quasi sempre lavoro serale e festivo e la retribuzione, che in tanti casi viene considerata da molti non adeguata ai sacrifici richiesti. La pandemia ha contribuito a spostare molto personale dal settore del turismo ad altri comparti, il rallentamento di due anni ha spinto molti addetti a cercare una nuova occupazione e ha svuotato le imprese di personale. Il ’Talent Day’ (nella foto d’archivio) ha avuto lo scopo di far incontrare domanda e offerta, un passaggio non scontato che merita un approfondimento. Con il termine mismatch si intende proprio questo, la mancanza di corrispondenza tra ciò che si richiede e quanto si ha, una situazione difficile da risolvere. Nell’ascoltare i presenti all’evento di Confcommercio abbiamo cercato di unire i puntini e delineare il quadro della situazione. Parlando con alcune studentesse di terza di un liceo della città abbiamo avuto una conferma: manca l’orientamento nelle scuole. I giovani non conoscono le possibilità che offre il territorio e non sanno quali siano i canali dove informarsi. Proprio per questo motivo giornate dedicate all’incontro con chi dà lavoro possono contribuire a colmare questo vuoto.

La formazione è l’altro nodo da sbrogliare in quanto le scuole fanno il possibile per insegnare, ma l’esperienza deve avvenire sul campo, anche se spesso nei luoghi maggiormente affollati durante la bella stagione è quasi impossibile dedicarsi a stagisti e apprendisti. "Purtroppo in questi due anni di pandemia i laboratori scolastici si sono fermati – spiega un professore di istituto professionale – i ragazzi e le ragazze hanno studiato, ma la dimestichezza non è la stessa di chi ha potuto fare cinque anni di teoria e pratica combinate, chi è in quinta oggi e chi è uscito l’anno scorso ha bisogno di essere accompagnato nella crescita professionale, non si può pensare che un ragazzo giovane abbia l’esperienza di chi lavora nel settore da 15 anni, bisogna che ci sia anche da parte degli imprenditori una maggiore disponibilità".

Anna Maria Angella, dell’agenzia di lavoro Ali Spa, è tra i presenti al Talent Day e spiega: "Per noi partecipare a questi eventi significa offrire una panoramica sul territorio, crediamo che incontri come questo permettano di avere le idee più chiare sulle figure ricercate e su come migliorare le proprie competenze per rispondere alle richieste". La due giorni organizzata nata dall’unione di diverse realtà della zona, coordinate da Confcommercio, ha avuto un merito importante: creare un collegamento tra imprese del territorio e personale in cerca di occupazione. Nonostante Internet sembri sempre la soluzione, in casi come questo lo scambio dal vivo è l’unico modo per comprendersi e soprattutto per smontare alcune convinzioni che non si adattano più ai tempi in cui viviamo.

Ginevra Masciullo