REDAZIONE LA SPEZIA

Donati alla Caritas migliaia di giochi confiscati

Donati alla Caritas migliaia di giochi confiscati

Donati alla Caritas migliaia di giochi confiscati

Strappati alla distruzione e donati ai bambini. È il lieto fine della storia che vede protagonisti 38mila giochi per bimbi, sottoposti a sequestro in quanto recanti marchi contraffatti, che anzichè essere avviati alla distruzione, sono stati donati dal Comando provinciale della Guardia di finanza della Spezia e dall’Ufficio delle Dogane alla Caritas diocesana e all’Istituto degli Innocenti di Firenze. Nello specifico, i giochi erano stati sequestrati alcuni anni fa dalle Fiamme gialle e dai funzionari del reparto antifrode dell’Ufficio delle Dogane nel corso di un’autonoma attività d’indagine finalizzata al contrasto dell’importazione e successiva commercializzazione sul territorio nazionale di merci contraffatte.

Una volta intervenuta la sentenza definitiva di confisca, la polizia giudiziaria ha avanzato, anche in considerazione della delicata contingenza economico-sociale, una specifica richiesta all’autorità giudiziaria affinché disponesse la devoluzione per finalità benefiche dei giocattoli in luogo della loro distruzione, considerato che si tratta comunque di prodotti non dannosi per la salute e previa rimozione dei segni falsi. Alla consegna, avvenuta l’altro ieri presso la sede del locale comando provinciale della Guardia di finanza erano presenti il comandante provinciale Benedetto Labianca, il direttore dell’Agenzia Dogane e Monopoli della Spezia, Giovanni Cassone, il presidente dell’Istituto degli Innocenti di Firenze, Maria Grazia Giuffrida, e il direttore della Caritas diocesana spezzina, don Luca Palei. "L’iniziativa, che conferma ancora una volta la spiccata vocazione sociale cui si ispira l’operato del Corpo e dell’Agenzia delle dogane, potrà fornire un valido contributo all’opera benefica e caritatevole degli enti assegnatari dei giocattoli, donando un sorriso ai bambini ospiti delle strutture" fanno sapere i vertici spezzini della Guardia di finanza e dall’Ufficio delle Dogane.