
L'uomo è stato fermato dalla polizia
La Spezia, 9 luglio 2022 - Lei cerca di scappare e tenta di salire sull’autobus per sfuggire alla sua furia, ma inutilmente. Lui la raggiunge e con un coltello da cucina le trapassa un polmone e le sfregia la fronte. È successo tutto all’improvviso attorno alle due del pomeriggio di questo venerdì, 8 luglio, nel tratto finale di viale Italia, zona Migliarina, proprio davanti alla fermata dell’autobus dove il negozio Panuccio, per rendere l’idea.
È l’epilogo dell’ennesimo litigico di una coppia residente proprio in prossimità di quella fermata dell’autobus, che la donna voleva prendere al volo per fuggire da una situazione ormai diventata intollerabile. L’ennesima violenza di genere in pieno giorno e in mezzo alla strada. Non era la prima volta che la donna subiva violenza, e non era la prima volta che il marito aveva cercato di ferirla. Lui si chiama Sokol Pegaj ed era già stato accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie: era finito a processo per averla picchiata talmente tanto da averle fatto perdere il loro bambino, ma per il giudice era tutto falso e l’allora 32enne era stato assolto con formula piena.
Una situazione delicata che andava avanti da molto tempo e che la donna aveva provato a fermare rivolgendosi alla polizia e portando il marito in tribunale. Dopo l’accoltellamento di ieri pomeriggio, la donna italiana e sulla trentina, è stata portata al Sant’Andrea in codice rosso, dove è stata sottoposta a drenaggio di un polmone e suturazione della fronte. Non è in pericolo di vita. Restano critiche le sue condizioni psicologiche.
LAtc, l’azienda dei trasporti pubblici ha già messo a disposizione degli inquirenti le registrazioni delle telecamere dell’autobus, un modello di nuova generazione con telecamere a bordo. Alla guida dell’autobus un’autista novello, in servizio da poco meno di 20 giorni, ancora in stato di choc.
Al momento il marito della vittima è in stato di fermo, dopo che ha tentato di fuggire. L’ennesima lite furibonda sfociata nel sangue sotto gli occhi dei passanti e dei passeggeri. Una pagina triste di una violenza premeditata, nei confronti di una donna che aveva già tentato di difendersi da quell’uomo, da quel marito, che invece di proteggerla era diventato la sua paura più grande.
La famiglia del ragazzo nel quartiere è molto conosciuta, i vicini descrivono il padre come una brava persona, uno che lavora e paga. Ma quando si tratta di descrivere il figlio in molti preferiscono non farlo. E dopo l’accoltellamento nel quartiere c’è tanto sgomento, ma anche tanta preoccupazione. La preoccupazione per un fatto di sangue che non avrebbe dovuto accadere e che ha lasciato tutti sconvolti.