REDAZIONE LA SPEZIA

Droga e violenza. Sgominate le bande rivali nello spaccio

Dieci arrestati dai carabinieri di Spezia, Deiva e Sestri Levante

Il blitz dei carabinieri (foto d’archivio)

Il blitz dei carabinieri (foto d’archivio)

La Spezia, 7 dicembre 2024 – La maxi operazione è scattata all’alba dopo una lunga indagine che ha visto la collaborazione tra i carabinieri di Spezia, Milano e Genova coinvolgendo anche il nucleo cinofili di Casatenuovo. Dopo mesi di attento lavoro sono state arrestate dieci persone con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, rapina aggravata e detenzione illecita di armi da fuoco. L’indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Spezia è iniziata nello scorso gennaio dopo l’arresto di due giovani provenienti da Milano fermati all’uscita del casello di Sestri Levante. In auto avevano nascosto 5 chili di hashish. Ieri i carabinieri del nucleo investigativo di Spezia insieme ai colleghi della stazione di Deiva Marina e della compagnia di Sestri Levante hanno dato esecuzione all’ordinanza del gip del Tribunale della Spezia che ha disposto l’applicazione della custodia cautelare nei confronti di 10 indagati, tra i quali alcuni giovanissimi di origine nordafricana e stranieri domiciliati a Milano.

Dopo l’arresto a Sestri Levante si è risaliti a due distinti gruppi che sono venuti in contatto tra di loro, in modo non certo amichevole. In particolare una compra-vendita di stupefacente eseguita in un appartamento preso in affitto a Deiva Marina si è trasformata in rapina. Nella notte del 25 gennaio il gruppo degli compratorii aveva trattato l’acquisto di 30 chili di hashish per un valore di circa 100 mila euro. Ma al momento del saldo era spuntata una pistola con la quale i fornitori sono stati minacciati, derubati e lasciati sui letti “incaprettati“ ovvero bendati e legati. Le immagini sono state filmate dai componenti della banda e pubblicate sui social. I carabinieri hanno ricostruito gli episodi con conseguente emissione del provvedimento restrittivo del gip della Spezia che ha disposto la traduzione in carcere di sei degli arrestati e gli arresti domiciliari degli altri quattro.

Massimo Merluzzi