Duemila metri di orgoglio. Una corsa per la gloria alla conquista del drappo. La coreografia dei tifosi

Una tavolozza di colori ha illuminato la passeggiata Morin, tra cori e slogan. Per la prima volta un terzetto di voci ha accompagnato la competizione.

L’attesa della felicità dura il tempo di percorrenza dei 2 mila metri lanciati sul filo dell’acqua. Qualcosa in meno invece per i tifosi del Muggiano che hanno anticipato l’urlo di gioia lanciandosi direttamente in mare ben prima della conclusione della fatica dei propri beniamini. Un bagno di gioia liberatorio comunque imitato anche dai "vicini" di molo, i sostenitori delle Grazie che con un incessante e infinito susseguirsi di cori e bengala rossi hanno sperato nel colpaccio. La "febbre" del palio è salita a livelli altissimi intorno alle 19 quando dall’altoparlante l’inno "The final countdown" ha ulteriormente caricato a pallettoni l’ambiente prima ancora che la voce del Palio, Federico La Valle, ricordasse gli ultimi dettagli prima dello sparo. La tribuna riservata alle autorità si è arricchita di cariche: militari, civili e anche religiose con la benedizione di don Pier Carlo.

Duemila metri di cuore, colore e senso di appartenza per conquistare quell’ambito drappo che da 99 anni divide, unisce, strappa e ricuce la vita delle borgate. E tutto intorno al campo di gara un mare di teste, colori, fumogeni e spettatori assiepati in ogni ordine di scoglio per seguire con il fiato sospeso le indicazion lanciate al microfono dal terzetto di esperti. Oltre allo speaker ufficiale della rassegna infatti sino sono alternati nei commenti anche l’ex vogatr Francesca Micheli e Alfredo Tacci che nella sua carriera in acqua si è tolto la bella soddisfazione di portare a casa tre titoli con il Canaletto e uno con Santerenzo. Emozioni e appuntamenti al prossimo anno con le trattative di mercato già avviate che porteranno alla caccia delle pedine giuste per rinforzare le speranze di lasciare il segno. Quello che verrà sarà un Palio nel palio. L’edizione numero 100 che già prende campo con tante idee nuove che sono sbocciate tra il pubblico e chissà che non vengano coltivate. Quella più gettonata è il premio alla tifoseria più corretta, folcolorista e appassionata. Ma la festa non si è conclusa. Tra l’imperdibile spettacolo dei fuochi e l’attesa per l’appuntamento di questa sera le emozioni non mancheranno.

Massimo Merluzzi