È caccia a un civico. Il centrodestra riflette sul successore di Toti. Campo largo a sinistra

Tra i papabili anche gli arancioni Cavo, Scajola e Giampedrone. Oggi la presentazione dell’istanza per la revoca dei domiciliari. Orlando incassa i primi apprezzamenti: decisivi i prossimi confronti.

È caccia a un civico. Il centrodestra riflette sul successore di Toti. Campo largo a sinistra

L’ex governatore della Regione Liguria, Giovanni Toti

Una settimana decisiva, per Toti ma anche per il centrodestra. L’ex presidente della Regione, dimissionario dallo scorso venerdì, da oltre ottanta giorni agli arresti domiciliari, potrebbe tornare libero in settimana. Il suo legale, Stefano Savi, già oggi depositerà l’istanza di revoca dei domiciliari sulla quale la procura dovrà dare un parere (che, proprio dopo le dimissioni, potrebbe essere un parere positivo). Il gip potrebbe pronunciarsi mercoledì o al più tardi giovedì, aprendo probabilmente a Toti le porte della libertà. E sempre a breve, la procura potrebbe decidere se chiedere il giudizio immediato per l’ex governatore e per i due maggiori coimputati: l’imprenditore della logistica Aldo Spinelli e l’ex presidente della port authority Paolo Emilio Signorini, entrambi ai domiciliari. Un processo immediato che "a noi va benissimo – aveva detto nei giorni scorsi Stefano Savi –. Non vogliamo farlo in costanza di misura cautelare. Ci fa anche comodo piuttosto che stare ancora due, tre anni sulla graticola". Tutto questo, quando nella coalizione di centrodestra la caccia al candidato condiviso è appena partita. I partiti propendono per un candidato civico, un volto nuovo che però abbia una già una certa esperienza politica. Lo aveva detto il viceministro del Mit e leader della Lega in Liguria Edoardo Rixi, che ha escluso a più riprese la propria disponibilità, e lo ha detto Carlo Bagnasco, a sua volta leader di Forza Italia.

Il deputato Matteo Rosso, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, nega la possibilità di candidarsi. Sarà difficile fare sintesi e allo stesso tempo trovare un candidato con le caratteristiche giuste considerando che si andrà al voto a stretto giro. Nelle scorse settimane erano spuntati i nomi di Alessandro Bonsignore, presidente dell’Ordine dei medici di Genova, e del rettore dell’Università Federico Delfino, con quest’ultimo che però pare già sfumato. Resta in piedi l’ipotesi di un candidato vicino all’ex governatore Giovanni Toti. Tre le ipotesi: la deputata di ’Noi Moderati’ Ilaria Cavo, l’attuale assessore all’urbanistica Marco Scajola oppure l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, colui che venerdì mattina ha avuto l’onere di protocollare la lettera di dimissioni del presidente e amico. La sensazione, tuttavia, è che si attenda il pronunciamento del gip del tribunale di Genova: nel caso in cui a Toti venga revocata la misura cautelare, è quasi certo l’avvio di consultazioni partitiche che prevedano il coinvolgimento dell’ex presidente e della lista a lui collegata, nella scelta del nuovo candidato. C’è fermento anche nel centrosinistra, dove da tempo il nome di Andrea Orlando, ex ministro della Giustizia ed ex ministro del Lavoro, va per la maggiore. Sabato sera, in una iniziativa alla Festa dell’Unità di Camporosso (Imperia), il dem spezzino ha scoperto le carte, confermando la propria disponibilità a candidarsi, ed è arrivata una prima ‘benedizione’ anche se non esplicita da Ferruccio Sansa (Lista Sansa) e da Fabio Tosi (M5s): insieme a loro Carla Nattero (Sinistra italiana), Gianni Pastorino (Linea condivisa), Simona Simonetti dei Verdi, Cristina Lodi (Azione) e Patrizia Acquista (Italia Viva Sanremo). Tutti pronti a convergere. Ad oggi il perimetro del campo largo sembra il più vasto possibile (Pd, M5s, Verdi-Sinistra, Azione, Italia Viva, da valutare anche la presenza di Sansa con una propria lista) ma saranno decisivi i confronti delle prossime settimane.

Matteo Marcello