ILARIA GALLIONE
Cronaca

"È un salto indietro nel passato. Ma certi spunti sono interessanti"

Gli insegnanti, ancora in attività o in pensione, si stanno interrogando sui pro e contro della riforma scolastica proposta dal...

Gli insegnanti, ancora in attività o in pensione, si stanno interrogando sui pro e contro della riforma scolastica proposta dal...

Gli insegnanti, ancora in attività o in pensione, si stanno interrogando sui pro e contro della riforma scolastica proposta dal...

Gli insegnanti, ancora in attività o in pensione, si stanno interrogando sui pro e contro della riforma scolastica proposta dal Ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. È il caso di Grazia Zadi, ex professoressa di lettere alla scuole medie ’ Alfieri’: "Mi sembra che ci sia un ritorno al passato, ma credo che quelle del ministro siano indicazioni sui programmi – dice – poi saranno gli insegnanti ad orientarsi in merito. Certi spunti possono essere interessanti, ma è la forma a sembrare un po’ “autoritaria“, perché si tende a guardare più i contenuti e meno la formazione o la personalità. Ad esempio l’abolizione della geostoria penso possa essere giusta, purché venga realmente ridato alla geografia il ruolo che merita. La storia, però, non si potrà di certo isolare dal contesto mondiale. Sul discorso più letterario credo che la Bibbia, come altre opere, se inserita ad episodi ed in un contesto specifico possa essere utile, ma tutto dipenderà da come gli insegnanti sapranno gestire la situazione. Anche il latino inteso come struttura della frase e del pensiero, potrà essere un valore aggiunto". Rimane cauta anche l’insegnante di lettere Alice Greppi (nella foto): "Premesso che per esprimere un giudizio sensato credo sia necessario aspettare la pubblicazione dei documenti ufficiali, riguardo le novità introdotte alla secondaria di primo grado (latino e storia dell’occidente) penso che non ci sia nulla di rivoluzionario. Lo studio del latino fa già parte dell’offerta formativa di molte scuole medie, come offerta opzionale e laboratoriale propedeutica alla scelta delle scuole superiori. E la storia che si studia in classe è da sempre una storia eurocentrica, con il focus sul nostro paese. Basta aprire un qualunque manuale di storia per rendersene conto. Riguardo poi l’“insistenza“ sul ritorno alle origini e sulla conservazione della nostra identità, penso che abbia senso solo per chi vede il multiculturalismo nelle nostre scuole (e nella società in genere) come un pericolo invece che una possibilità di arricchimento".

Sul fatto che questa riforma rimandi al passato è convinta anche Stefania Susca, insegnante alle scuole medie: "Da almeno una ventina d’anni alle scuole medie è possibile attivare corsi di latino facoltativi. Li ho tenuti anch’io per anni. Le poesie a memoria possono essere assegnate senza problemi, a discrezione del docente, se proprio si ritiene siano utili. La lettura di passi della Bibbia fa parte di epica in prima media, al pari di Omero e delle leggende Babilonesi. La storia che si studia nei nostri libri di testo è già ora praticamente solo la storia occidentale ed è centrata sull’Italia".

I.G.