MARCO MAGI
Cronaca

Eclettismo carnascialesco nella collettiva in corso negli spazi Ucai

Martedì scorso si è concluso il Carnevale e il circolo culturale ’Angiolo Del Santo’, dove ha sede la sezione...

Martedì scorso si è concluso il Carnevale e il circolo culturale ’Angiolo Del Santo’, dove ha sede la sezione spezzina dell’Ucai (Unione cattolica artisti italiani), in via Don Minzoni 62, offre la propria condivisione artistica del tempo del Carnevale, con una collettiva visitabile fino a sabato 22 marzo. "Nello spazio espositivo – spiega il critico Valerio Cremolini – si è accolti dalla consueta esuberanza cromatica, simbolo della gioia tipica della spensieratezza del Carnevale. Non mancano, comunque, ben definiti volti assorti e malinconici che inducono a altre situazioni esistenziali". La tradizionale maschera si impone come simbolo incontrastato. "Il colore e l’ordinato eclettismo sono gli incontrastati protagonisti della piacevole rassegna, vivacizzata dalle diverse modalità operative degli espositori, autori di intelligenti allegorie". Allegoria, espressa o nascosta in opere che favoriscono aspetti inseparabili del Carnevale, caratterizzato dall’estrosità dei travestimenti. Alla mostra hanno aderito Gloria Augello, Rosella Balsano, Guido Barbagli, Antonella Boracchia, Pino Busanelli, Umberta Forti, Ombretta Franco, Giuliana Garbusi, Anna Maria Giarrizzo, Enrico Imberciadori, Mario Maddaluno, Marisa Marino, Fabrizio Mismas, Pierluigi Morelli, Graziella Mori, Marina Passaro, Malia Pescara Di Diana, Maria Luisa Petri, Mirella Raggi, Anna Maria Russo, Rosa Maria Santarelli e Maria Rosa Taliercio. "In particolare Fabrizio Mismas, eccellente scultore e da tempo ascoltato studioso di musica, ha offerto uno speciale contributo parlando dell’apporto creativo di celebri musicisti che hanno interpretato il Carnevale con le loro distinte peculiarità compositive. Molto interessanti sono i richiami, tra gli altri, a Niccolò Paganini, Robert Schumann, Hector Berlioz, Antonin Dvorak e Camille Saint-Saens". La mostra sarà visitabile da parte del pubblico il venerdì e il sabato dalle 17 alle 18.30, con ingresso libero.

m. magi