Lasciarsi pervadere dalla musica, dalle parole, da come vengono pronunciate ed espresse. Il Premio Lunezia ha garantito, a cuori e menti, sensazioni forti. Ancora una volta, la ventinovesima. In attesa del grande exploit del prossimo anno, per il trentesimo anniversario della creatura dello spezzino Stefano De Martino. Al Teatro Civico, l’altra sera, c’era tantissima gente pronta ad applaudire non solo i big, ma anche delle promesse della canzone italiana.
È il riminese Matteo Adduocchio con ‘Mille Passi’ a vincere, infatti, la sezione Nuove Proposte – con la direzione artistica della spezzina Loredana D’Anghera – precedendo il friulano Alvise Nodale con ‘Se’ e la modenese Sarah Sampieri, in arte Samsara, con ‘Caotica’. Emozioni a non finire che sono state esaltate dal presentatore Savino Zaba, oltre che dai personaggi che hanno calcato il palco mandando in estasi i presenti: la cantante britannica Rebecca Ferguson, poi i Jalisse, Paolo Vallesi e Dennis. A quest’ultimo, il noto Deddy di ‘Amici’ (tornato al suo nome all’anagrafe), il premio ‘Generazione Z’ da parte de ‘La Nazione’ (media partner dell’evento), quale ‘artista-simbolo’ di quella generazione di ragazzi e ragazze che, con coraggio, fra tante insicurezze sociali, affrontano temi difficili, trovando intensamente la propria forza, soprattutto in loro stessi.
Il tributo musical-letterario è stato dedicato dal noto Vincenzo Incenzo, a Lucio Dalla, Claudio Baglioni e Ivano Fossati, mentre un altro alloro è stato consegnato, questa volta da Roberto Benvenuto, direttore artistico della sezione: quello al miglior autore di testo alla pesarese Lella De Marchi, prima con ‘La dinamica dello stupore’ davanti a Riccardo Magni con ‘Armonie universali’ e lo spezzino Dario Maggi con ‘A metà’. Ora appuntamento al 2025, un anno speciale per De Martino e per il Lunezia.
Marco Magi