Enel, il fronte unitario non regge Accuse reciproche per la rottura

Maggioranza e opposizione tornano a dividersi pur sostenendo di voler perseguire lo stesso obiettivo

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Il ‘no’ alla centrale a turbogas viene confermata, l’unità tra maggioranza e opposizione no. Il consiglio comunale della Spezia torna a parlare delle aree Enel ma questa volta si spacca: se ad ottobre era passato all’unanimità un documento firmato da maggioranza e opposizione, nella seduta di giovedì sera a prevalere sono state solo le posizioni della maggioranza, ancora fermamente orientate sul no alla centrale a gas nell’impianto di Vallegrande, mentre l’ordinde del giorno delle opposizioni è stato bocciato. Un esito, quello arrivato dopo ore di tentato dialogo in streaming, che inevitabilmente conduce a una ridda di polemiche. "Il gioco delle tre carte non funziona più: il centrosinistra e i Cinque Stelle attualmente al Governo, è da loro dipendono i due dicasteri chiave per il futuro della centrale Enel – tuona il sindaco Pierluigi Peracchini –. Una decisione che a Roma si sta prendendo adesso con la Valutazione ambientale strategica e la Valutazione impatto sanitario, mentre qui, alla Spezia, l’opposizione si arrampica sugli specchi pur di non disconoscere la politica nazionale dei partiti a cui appartengono e che sostengono il Governo". La replica delle opposizione non è tardata ad arrivare, con LeAli a Spezia, Pd, Italia Viva, Spezia bene Comune, Spezia Bella forte ed unita, AvantInsieme, Partito Socialista e Movimento Cinque Stelle che sottolineano come "il sindaco e la sua maggioranza hanno deciso inspiegabilmente di rompere il fronte unitario. Purtroppo ancora una volta ha prevalso la logica di parte. Sul tema sono intervenuti anche Fabio Cenerini, per il quale "la sinistra è arrogante come Enel: finge di essere contro la centrale alla Spezia, mentre il governo del loro colore darà tutti i permessi a Enel". Per Rifondazione comunista invece l’esito del consiglio evidenzia "la totale subalternità del sindaco alla giunta Toti". Duri i consiglieri totiani, per i quali "non è l’amministrazione guidata da Peracchini ad aver rotto il fronte per contrastare il passaggio dal carbone al gruppo a turbogas, bensì sono il governo e la stessa Enel ad aver disatteso quanto richiesto dal territorio".

mat.mar.