ROBERTA
Cronaca

Esistenze a colori. Quando il valore è la mescolanza

Della Maggesa Non svelerò niente. Non racconterò i dettagli e neanche le sensazioni. Non voglio rovinare la sorpresa di un impatto...

Della Maggesa

Non svelerò niente. Non racconterò i dettagli e neanche le sensazioni. Non voglio rovinare la sorpresa di un impatto – visivo ed emotivo – sicuramente forte, qualunque sia la prospettiva di partenza e il ruolo giocato in questa lunga avventura. Dico una cosa soltanto, banale nella sua semplicità. Fino a poche ore fa, e in attesa di essere allestita per ospitare le opere della Collezione permanente del museo, quella parete al secondo piano del Centro d’arte moderna e contemporanea era bianca. E ora non lo è più. Adesso è piena della vita e dei pensieri di sedici menti creative. Era una parete bianca, dalle infinite e ancora inespresse potenzialità. Adesso è un terreno coltivato, sul quale si intrecciano, e dialogano, canti e controcanti, abbondanze e rinunce, archetipi e icone: in una mescolanza di linguaggi che è forse la rappresentazione più fortunata che si possa immaginare di questa città tutto sommato giovane. Contemporanea, come il suo museo. Una città nella quale le spinte creative non sono state soffocate da identità egemoni. Dove tutti quelli che lo hanno voluto e ne hanno avuto i mezzi – fosse dentro al ’mainstream’ oppure ai margini – hanno potuto dire la loro. In libertà e a volte fregandosene degli ondivaghi successi. La mostra al secondo piano del Camec nasce come corollario – non previsto, un inciampo inaspettato e maturato in itinere – al progetto del libro ’Pensieri d’artista’ che vi abbiamo raccontato in queste settimane. Ma vedere le opere appese o appoggiate sui loro piedistalli, contro il bianco della parete, fa un certo effetto. Come di qualcosa che è successo perché in realtà era necessario che accadesse. Nel libro abbiamo obbligato gli artisti a parlare di tutto fuorché dei loro dipinti. Nella mostra gli artisti si prendono la loro rivincita. E riportano tutto alla verità della creazione. Quindi, andate a vederla, questa collettiva. Guardatevi allo specchio. E riconoscetevi nei ’Pensieri d’artista’.