MASSIMO MERLUZZI
Cronaca

Estorsione e usura a un amico. Tre spezzini rinviati a giudizio

Si erano fatti consegnare a più riprese ingenti somme di denaro. Udienza fissata al prossimo febbraio

Un'aula di tribunale. Sono tre gli spezzini rinviati a giudizio. Sono accusati di estorsione e usura

Un'aula di tribunale. Sono tre gli spezzini rinviati a giudizio. Sono accusati di estorsione e usura

La Spezia, 18 dicembre 2024 – Sono stati rinviati a giudizio i tre spezzini imputati dell’accusa di usura continuata aggravata e estorsione nei confronti di un amico con il quale avevano rapporti di amicizia. Il giudice Tiziana Lottini, pubblico ministero Antonio Patrono, nell’udienza che si è svolta ieri mattina li ha rinviati a giudizio e dovranno comparire davanti al tribunale collegiale secondo collegio il prossimo 12 febbraio.

La vicenda vede protagonisti Andrea Tavernelli, Alessandro D’Agostino e David Camorani ai quali viene contestato il concorso in usura perchè in tempi diversi e con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso si erano fatti consegnare o promettere da un amico come corrispettivo della somma di 36 mila euro in una occasione e 10 mila successivamente, interessi in denaro e vantaggi quali l’accollo delle spese per il noleggio di numerose autovetture per l’importo superiore a 24 mila euro.

Camorani e D’Agostino inoltre dovranno inoltre rispondere del concorso in estorsione continuata aggravata perchè con atteggiamenti minacciosi e indimidatori si erano presentati sul luogo di lavoro oppure cercandolo insistentemente in più occasioni anche sul posto di lavoro oppure dandogli appuntamento in zone isolate per procurarsi il profitto costituito dagli interessi usurari cagionando alla persona offesa un danno patrimoniale di rilevante gravità.

L’avvocato Alessandro Silvestri del foro spezzino che difende Andrea Tavernelli ha eccepito come nelle denunce presentate dalla parte offesa, che non si è costituita nei suoi confronti, il suo assistito non fosse mai stato considerato indagato ma sentito soltanto come testimone dei fatti senza le garanzie della presenza di un difensore durante la deposizione.