Per il bando è solo questione di giorni: il tempo di limare i dettagli di una gara d’appalto che, per certi versi, assume connotati storici. Il Comune della Spezia si appresta ad affidare la bonifica di una parte dell’ex area Ip: gli uffici hanno approvato la procedura e la copertura economica per l’assegnazione dell’appalto integrato – che riguarderà la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori – sarà aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa su una base d’appalto che sarà fissata in 4.893.179,44 euro. Somma cui vanno aggiunti altri 1.578.343,47 euro di somme a disposizione dell’amministrazione, che portano a 6.471.522,91 euro il totale del progetto, secondo quanto già indicato dalla socie tà Wsp Italia in sede di analisi di fattibilità. L’intero intervento porterà alla bonifica di 15mila metri quadrati del subdistretto 4B, una porzione immediatamente adiacente a quelle (già bonificate) che hanno visto la realizzazione del centro commerciale, e sulla quale – secondo quanto previsto dal piano urbanistico comunale – sorgeranno un’area verde e un parco pubblico. L’intera copertura economica dell’intervento sarà garantita dai fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, veicolati da Regione Liguria. Una vicenda che, dopo anni di ritardi, pare avviata verso una positiva risoluzione, anche se sulla bonifica dell’area dell’ex raffineria pesa non poco la battaglia legale avviata dai curatori della liquidazione giudiziale dell’Immobiliare Helios, società fallita ma ancora proprietaria dei terreni sui quali il Comune, lo scorso anno, aveva deciso di esercitare i poteri sostitutivi per dar corso alla messa in sicurezza.
L’ultimo affondo giudiziario risale allo scorso luglio quando, la curatela aveva rilanciato sul ricorso al Tar depositato lo scorso novembre, impugnando per motivi aggiunti – e chiedendone la contestuale sospensione – la determina con cui il Comune della Spezia lo scorso maggio aveva preso atto della positiva conclusione della conferenza dei servizi, con l’approvazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica della bonifica del subdistretto 4B dell’area, da anni in stato di abbandono. Un procedimento che aveva visto parte in causa anche gli stessi curatori della liquidazione giudiziale della società, che avevano dato il proprio parere contrario all’operazione di risanamento delle aree, con gli uffici comunali che tuttavia avevano tirato dritto, concludendo positivamente la conferenza dei servizi che aveva visto la partecipazione dei tecnici di Regione, Provincia, Demanio, Asl, Arpal e Vigili del fuoco. Il Comune, per mettersi al riparo da ogni rischio, ha disposto che nella formalizzazione del contratto d’appalto siano previste da parte dell’azienda vincitrice, anche una garanzia definitiva pari al 5% dell’importo contrattuale di affidamento, e una polizza assicurativa.
Matteo Marcello