Ex Oto Melara in sciopero: "Orari e mensa, così non va"

Fiom Cgil proclama per domani tre ore di stop alla produzione a ogni turno "Senza risposte le richieste dei dipendenti: relazioni sindacali al minimo".

Ex Oto Melara in sciopero: "Orari e mensa, così non va"

Ex Oto Melara in sciopero: "Orari e mensa, così non va"

Incrociano le braccia i dipendenti dello stabilimento ex Oto Melara. Lo sciopero di tre ore in programma domani (dalle 7 alle 10, secondo e terzo turno le ultime 3 ore di ogni turno) è stato proclamato da Fiom Cgil Spezia contro le "continue scelte imprudenti e unilaterali dell’azienda – dice il sindacato – senza alcun dialogo costruttivo." Numerosi i punti di rivendicazione da parte di Fiom Cgil a cominciare dal (Performance & Development Management) "mai avallato dalla commissione nazionale, una valutazione irreale e un passo indietro enorme, che penalizza i lavoratori, con importanti risvolti negativi sugli istituti economici contrattuali". Si parla a anche della decurtazione del premio Team per i reparti produttivi, con "mancata erogazione premio al personale operaio non organizzato a team (che ne aveva diritto come da accordi e consuetudini)". Nel mirino del sindacato anche un calendario chiusure "deciso unilateralmente, sono a rischio le 4 ore di permesso chiusure natalizie ed è stato cancellato l’orario estivo". Per quanto riguarda i turni di lavoro Fiom sottolinea come sia stato "stravolto l’orario del lavoro a turni, violando gli accordi verbali presi in sede di trattativa per il contratto di 2° livello".

Fra le lamentele anche una "gestione degli spazi non funzionale all’attività lavorativa, aggregazione disomogenee di uffici senza criterio razionale, open space inadatti per lo svolgimento di alcune attività lavorative che prevedono frequenti riunioni online". Ai lavoratori che hanno i requisiti per poter accedere alla pensione "non viene riconosciuto nemmeno un minimo incentivo di gratificazione per gli oltre 40 anni di lavoro in azienda, come da buone prassi consolidate nel tempo". Fiom lamenta anche "relazioni sindacali tra Rsu e Hr ridotte a brevi e banali informative; mancanza di risposte ai lavoratori in merito ai servizi e alle problematiche che riguardano aspetti personali e relativi all’attività lavorativa". L’ultima nota dolente è la mensa ritenuta un "ambiente inadeguato e rumoroso, con una qualità dei pasti scadente, organizzazione logistica di accesso al servizio disordinato e caotico, nonostante l’impegno degli addetti. Rivendichiamo che una parte delle risorse che arrivano all’Azienda, grazie agli ottimi risultati prodotti dai lavoratori, vengano redistribuiti in maniera equa fra tutti i dipendenti".