Un 27enne, l’altro pomeriggio, alla guida di quella che pareva una bicicletta elettrica a pedalata assistita, percorreva via Colombo e all’incrocio con Via Rosselli anzichè fermarsi e dare la precedenza, accelerava e tagliava la strada ad una Bmw provocando un urto frontale. Il giovane riportava lesioni e veniva trasportato al pronto soccorso, sul posto per i rilievi una pattuglia della sezione infortunistica della polizia locale; emergevano perplessità sulla velocità sostenuta con la quale il velocipede perveniva all’urto. Venivano quindi avviate una serie di verifiche e l’esito consentiva di documentare che il mezzo, anziché essere una bicicletta a pedalata assistita, era un vero e proprio ciclomotore elettrico non immatricolato: sotto alla pedana vi era punzonato il numero di telaio che riportava la sigla “L1EB” corrispondente alla classificazione europea dei veicoli a due ruote appartenenti alla categoria dei ciclomotori; inoltre il mezzo era dotato di una manopola di accelerazione che, azionata dagli agenti con il veicolo sul cavalletto, consentiva di raggiungere una velocità di molto superiore ai 6 kmh.
Il veicolo risultava di proprietà di un amico del conducente, cui era stato dato in prestito. Al termine degli accertamenti, al conducente ed al proprietario, nel frattempo giunto sul posto del sinistro, sono state contestate, in obbligo solidale tra loro, ben sette diverse violazioni: la circolazione con ciclomotore non immatricolato e per il quale non era stato richiesto e rilasciato il certificato di circolazione, la mancanza della prescritta copertura assicurativa, la guida senza la necessaria patente di categoria AM, la guida senza casco protettivo, la mancata precedenza e, a carico esclusivo del proprietario, l’incauto affidamento del mezzo a persona priva della patente di guida, il tutto per diverse migliaia di euro.