Il Festival più amato d’Italia si avvicina e sale la febbre anche per il FantaSanremo, il fantasy game legato alla competizione canora nato nel 2020, che dall’anno successivo ha iniziato a impazzare sul web. Come in ogni angolo dello Stivale, anche fra gli spezzini ci sono degli adepti che stanno facendo il conto alla rovescia in vista dell’11 febbraio, quando prenderà il via l’edizione 2025. A raccontare la sua esperienza è Giulia Bacchi (nella foto), strategic product designer che si divide fra la Valdurasca e Delft e nei giorni più caldi dell’Ariston vive "con il telefono in mano".
Ma è veramente così viva la competizione?
"Dico solo che il nostro gruppo si chiama ’La settimana santa’, lo stesso con cui partecipiamo anche al FantaEurovision. Ci sfidiamo fra di noi, ma si può anche concorrere a livello nazionale. Attendiamo la data X con ansia e, ovviamente, abbiamo messo a punto diverse tattiche, perché la gara è senza esclusione di colpi".
Potrebbe spiegarla a chi non ha mai partecipato?
"Hai a disposizione 100 ’Baudi’ – dal nome dello storico conduttore Pippo, ndr. –, cioè crediti con cui acquisirai sette artisti, di cui cinque titolari e due riserve. L’obiettivo è fare più punti possibili e le variabili sono veramente tante. La scelta della squadra è fondamentale, ma non contano solo talento e celebrità degli artisti".
Cioè?
"Questo accade perché premiano diverse cose: ovviamente, chi arriva in finale porta punti, che in questo caso valgono doppio, ma la strategia, che si affina dopo aver consultato il regolamento, in aggiornamento ogni anno, prevede riconoscimenti anche per gesti come portare un fiore sul palco e sono previsti anche casi estremi, come la morte di un artista sul palco. Ci sono stati altri casi clamorosi, come la lite Morgan-Bugo o quando Orietta Berti, negli anni della pandemia, venne fermata dalle volanti. Tanti cantanti hanno richieste tramite i social da chi è iscritto al FantaSanremo e spesso li accontentano: una buona tattica è anche capire chi è sensibile in questo senso. E poi, va ricordato che ci sono anche i malus, che fanno scendere il punteggio, come la caduta dalla scala: meglio evitare chi soffre di reumatismi!".
Una spezzina in un gruppo di FantaSanremo fatto da italiani in arrivo da varie città del paese.
"Siamo un gruppo di cinque amici, tutte persone rispettabili, ma che in quei giorni perdono la dignità (ride, ndr.). Si scherza, seguiamo sul nostro gruppo whatsapp la competizione, anche se guardiamo la tv ognuno da casa sua e ci sbeffeggiamo anche, perché capita che qualcuno si addormenti durante la messa in onda. Siamo tutti legati all’Olanda, veniamo dalla Spezia, Milano, Napoli, Roma. Siamo ingegneri e architetti, dieci lauree in cinque, ma quando c’è il FantaSanremo, l’atmosfera richiama quella delle osterie".
E chi vince?
"Orgogliosamente, posso dire che ho più vittorie di tutti nel mio gruppo e quest’anno punto a riconfermarmi. Nella lega personale, chi perde paga. Quest’anno sto ancora facendo delle valutazioni, ma con certezza punterò su Lucio Corsi e Topo Gigio. Magari starà in panchina, ma lo voglio".
Un’ultima considerazione?
"Dico solo che in questa settimana sto sempre attaccata al telefono. E che trovo sia meglio non stare tutti nella stessa stanza!". Chiara Tenca