La storia del nuovo Felettino è stata per lunghissimo tempo una vicenda in cui il risultato finale, ovvero la costruzione dell’ospedale che finalmente prenda il posto del vetusto e malandato Sant’Andrea, è stato continuamente posposto e rimandato. Quando si credeva essere vicinissimi al traguardo, ecco che interveniva un cambio d’appalto, un problema burocratico e tutto ricominciava daccapo. Anche la posa di una prima pietra - l’ultima eseguita dal governatore Toti e dell’assessore Viale nel 2016 - hanno sempre avuto natura illusoria. Come se al gioco del monopoli si finisse sempre nella casella "riparti dal via", ostacoli e impedimenti delle tipologie più svariate hanno fatto sì che quel primo mattone fosse sempre anche l’ultimo, allo stesso tempo incipit e fine di una storia mai conclusa. Ma ora, dopo quarant’anni e più di attesa, sembrerebbe essere arrivata la svolta. "Attualmente il Rina, quale advisor indipendente - spiega l’assessore alla sanità di regione Liguria Angelo Gratarola – sta concludendo la procedura di validazione del progetto esecutivo. Una volta ottenuto l’ok, potrà essere consegnata l’area di cantiere. Contrattualmente la durata di esecuzione dei lavori è di 850 giorni, al termine dei quali dovranno essere completate le fasi di collaudo e le operazioni di installazione delle attrezzature. Stimiamo che la piena operatività possa avvenire entro il 2028". Dichiarazioni che non lasciano per nulla soddisfatto il segretario regionale del partito democratico Davide Natale, critico sia sui tempi di realizzazione sia soprattutto sul sistema di finanziamento alla base dell’operazione. "Occorre capire - dichiara l’esponente dem - perché il concessionario individuato non è direttamente la Guerrato Spa ma una società costruita ad hoc, con un capitale sociale di due milioni di euro a fronte di un impegno finanziario che va ben oltre il centinaio di milioni. Quali accordi ci sono fra le società e la Guerrato stessa per poter garantire tutte le obbligazioni necessarie?
È una domanda che va nell’interesse della realizzazione dell’ospedale stesso. Inoltre gli annunci sul cronoprogramma ogni volta subiscono dei ritardi. L’avvio del cantiere era stato fissato prima per l’ottobre 2023, poi per il gennaio del 2024. Alle parole non sono mai seguiti i fatti". Ma da Regione Liguria fanno sapere che senza ulteriori dilazionamenti "la prima pietra sarà posata entro le prime due settimane di maggio. Come ampiamente detto, entro la primavera. Nessun ritardo". Sarebbe l’inizio di una primavera soprattutto per la sanità spezzina, avvolta per decenni nella morsa di un inverno di gelide illusioni.
Vimal Carlo Gabbiani