"Bucci ci dica quando partIrà il cantiere e chi pagherà il maxi canone". Le anticipazioni sulla nuova ’road map’ per l’avvio dei lavori del Felettino, riportate dalla Nazione nell’edizione di sabato all’esito di un incontro che il presidente della Regione Marco Bucci ha avuto con i tecnici della Guerrato Spa (alla presenza dei funzionari Ire e dell’assessore all’edilizia ospedaliera Giacomo Giampedrone), ha subito scatenato la reazione delle opposizioni. "E così – polemizza il consigliere regionale del Pd Davide Natale – siamo arrivati a ipotizzare l’apertura del cantiere del nuovo Felettino entro la fine del 2024. Di proclama in proclama, di rinvio in rinvio, ecco che si affaccia l’ennesimo termine per vedere partire un’opera che Toti, Viale e Giampedrone presentavano in pompa magna nel lontano 2016 con caschetto in testa e piccone in mano. Questa volta però la giunta di centrodestra si guarda bene dal metterci la faccia: conosciamo la data presunta di avvio lavori solo grazie al lavoro dei giornalisti. Noi invece vogliamo che qualcuno si prenda la briga di farsi avanti e prendersi un impegno serio per una volta". Natale chiede chiarezza per i cittadini. Date ufficiali. E, soprattutto, "governanti che si prendano le proprie responsabilità quando queste non vengono rispettate". Il bersaglio dell’invettiva del segretario regionale dem è ovviamente il presidente della Regione, Marco Bucci. "In attesa di poter chiedere il nuovo cronoprogramma che accompagna l’appalto – incalnza Natale –, martedì Bucci presenterà le proprie linee programmatiche: fissi i termini per la validazione del progetto e ci dica quando dovrebbe partire il cantiere. In un atto di trasparenza che gli spezzini attendono da otto anni, Bucci spieghi se la data del 2026 per il completamento del nuovo Felettino è confermata. Infine prenda degli impegni riguardo al maxi canone annuo da 14 milioni di euro che il partenariato pubblico-privato partorito dalla mente dei totiani lascerà in eredità per 25 anni sulle spalle dell’Asl5, ovvero di tutti i cittadini. Chi lo pagherà? Su cosa cadrà la scure dei tagli? Questo significa governare. Martedì servono risposte vere". E la sferzata si chiude con una postilla polemica ai danni del sindaco della Spezia, Pierluigi Peracchini: "Il tutto – come al solito – fa notare il segretario dem – si svolge nel più completo silenzio del nostro primo cittadino, , come la cosa non lo riguardasse: una vergogna e una presa in giro"
Non le mandano a dire neanche i consigliere comunali del Partito democratico Marco Raffaelli, Martina Giannetti, Andrea Frau, Andrea Montefiori, Dino Falugiani, Piera Sommovigo e Viviana Cattani, che in una dichiarazione congiunta fanno notare: "Dopo sette mesi di misteri intorno alle lacune sugli aspetti progettuali dell’ospedale del Felettino e, pertanto, sui reali motivi del blocco del cantiere, grazie anche alla nostre azioni, si comincia a fare un po’ di luce. Tuttavia rimane inaccettabile e incomprensibile come, sulla più importante opera del nostro territorio, siano mancate al centrodestra le capacità di sbrogliare la situazione e di comunicare le notizie con la necessaria trasparente. Oggi, proprio quando richiediamo l’audizione in Commissione controllo e garanzia dell’ente verificatore e della società responsabile della costruzione dell’opera, vengono comunicate informazioni più chiare. Siamo pertanto contenti di aver fatto sì che i nostri concittadini abbiano potuto finalmente conoscere, con precisione, gli oggetti dei chiarimenti richiesti sul progetto. Peccato che insieme a questi ultimi abbiamo appreso anche dell’ennesimo slittamento dei lavori. Avendo perso il conto di quante volte Giampedrone, Peracchini e altri abbiano ritardato il cronoprogramma, pensiamo che la fiducia delle persone sia venuta meno".