LA SPEZIA
Il progetto esecutivo del nuovo Felettino non solo è ancora sotto la lente del Rina Check, ma lo stesso ente validatore avrebbe richiesto alla Felettino Hospital Service – società interamente controllata dalla Guerrato – di presentare integrazioni e revisioni rispetto agli elaborati presentati all’inizio di settembre. Si allungano ancora i tempi per l’avvio del cantiere del nuovo ospedale della Spezia, un’opera che gli spezzini attendono da decenni ma che negli ultimi anni ha vissuto solo di contenziosi, appalti revocati e riassegnati, e progettazioni fiume. L’iter per la verifica del progetto da parte dell’ente certificatore si sta rivelando più lungo del previsto. Alcuni degli elaborati presentati dalla società che due anni fa si era aggiudicata l’appalto integrato, necessitano di essere rivisti e integrati. La Guerrato si è presa il tempo necessario per apportare una revisione rispetto a quanto richiesto dal Rina. Una fase delicatissima, quella che dovrebbe sfociare – si spera a breve – nella validazione del progetto, ultimo ’ostacolo’ all’avvio dei lavori. Di certo, l’ultimo cronoprogramma fissato lo scorso agosto da Regione Liguria è andato ampiamente disatteso. Con il progetto consegnato da Guerrato al Rina i primi giorni di settembre, si pensava che fossero necessari quindici giorni per la sua verifica – tempi ipotizzati nella migliore delle ipotesi, ovvero quella di un disco verde immediato alla progettazione –, con i lavori al Felettino che sarebbero dovuti iniziare per la prima metà di ottobre. Evidentemente, una procedura complessa come quella che riguarda l’analisi di una progettazione composta da migliaia di tavole ed elaborati tecnici, ha subito un ulteriore rallentamento a seguito delle richieste di approfondimento.
Di certo oggi c’è che la Guerrato ancora non ha presentato il proprio progetto revisionato rispetto alle osservazioni sollevate dal Rina, con gli uffici di Ire – la partecipata della Regione che agisce in qualità di ente appaltatore – e della Regione Liguria che stanno seguendo da vicino la vicenda in attesa che il neo presidente Marco Bucci nomini la nuova giunta, affidando l’assessorato che si occuperà anche di questa vicenda. Assessorato che non dovrebbe più essere quello alla Sanità, ma quello alle Infrastrutture (per il quale i rumors degli ultimi giorni vedrebbero in pole lo spezzino Giacomo Giampedrone): già in campagna elettorale Bucci non aveva fatto mistero della volontà di trasferire sotto il controllo delle infrastrutture tutto ciò che riguarda l’edilizia sanitaria: in soldoni, la realizzazione dei cinque nuovi ospedali liguri. Bucci proprio dalle pagine de La Nazione aveva lanciato l’idea di introdurre un project manager per seguire da vicino la realizzazione dell’ospedale. Che tuttavia, oggi è ancora incagliato nelle secche della revisione progettuale.
Matteo Marcello