MATTEO MARCELLO
Cronaca

Felettino, lavori entro settembre. Task force per l’avvio del cantiere

Una cabina di regia per sostenere la validazione del progetto esecutivo. Ecco il nuovo cronoprogramma. Giampedrone: "Non c’è un piano B, le scadenze non sono prorogabili. Lo dobbiamo agli spezzini" .

L’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone

L’assessore regionale alle Infrastrutture Giacomo Giampedrone

Cinquanta giorni per validare il progetto esecutivo e aprire un cantiere da lasciare in eredità a chi, da fine ottobre, guiderà la Liguria. Una task force chiamata a tirare le fila di una vicenda rallentata – come molte – dall’inchiesta che ha terremotato la Regione, e a recuperare i ritardi accumulati per consegnare, entro i termini di un mandato chiuso anticipatamente, una prima pietra di un cantiere che gli spezzini aspettano da decenni. Una cabina di regina per la realizzazione del nuovo ospedale che vede le strutture degli assessorati alle Infrastrutture e alla Sanità, Ire, Asl5 e alla Felettino Hospital Service, società della Guerrato.

Giampedrone, come mai l’esigenza di costituire una cabina di regia?

"Abbiamo il dovere di traguardare l’apertura del cantiere, lo dobbiamo agli spezzini. Da giugno abbiamo svolto quattro riunioni, e oggi abbiamo un cronoprogramma con scadenze serrate, che vanno rispettate. Insieme al collega Gratarola abbiamo detto all’azienda che sui tempi non esiste un piano B: entro il 30 settembre devono iniziare i lavori"

Quali sono le scadenze?

"Il 19 agosto è prevista una riunione tecnica tra Ire e la Guerrato per verificare il lavoro svolto, tre giorni dopo si riunirà la cabina di regia, ed entro il 30 l’azienda dovrà depositare il progetto esecutivo con tutte le integrazioni al Rina. La validazione del progetto è prevista entro il 15 settembre, l’avvio dei lavori entro la fine del mese".

Eppure i ritardi non sono stati trascurabili...

"Questa procedura doveva concludersi a maggio. I ritardi ci possono stare, considerando che si tratta della fase più delicata dell’appalto. A giugno abbiamo avviato le prime riunioni, c’erano circa 350 osservazioni rispetto alla progettazione esecutiva presentata dall’azienda. La Guerrato si è dimostrata attenta e disponibile, oggi abbiamo in linea tecnica un percorso che va concluso entro i tempi".

Un assessore alle infrastrutture che si occupa di edilizia sanitaria. Perchè?

"Non mi sono mai occupato direttamente dell’appalto (che faceva riferimento agli uffici della presidenza;ndr), ma voglio dare una mano sia per portare le competenze e l’esperienza per la riuscita di quella che a tutti gli effetti è una infrastruttura, sia perchè sono spezzino e conosco bene la vicenda, con un appalto ereditato e sfortunato, la necessità di iniziare daccapo, e l’esigenza di dare agli spezzini un ospedale nuovo. Già quattro anni fa, all’inizio del secondo mandato, diedi la mia disponibilità a lasciare qualche delega per fare il commissario dell’opera, ma non ci fu la possibilità. È indubbio che questa sia un’opera strategica non più rinviabile. Ci giochiamo la credibilità".

I lavori partiranno dunque entro il 30 settembre. Ci dobbiamo aspettare cerimonie della prima pietra?

"No. Non ci sarà alcuna celebrazione. Vogliamo aprire il cantiere prima della chiusura anticipata del mandato, un impegno che ci siamo presi e che non possiamo mancare, anche per il lavoro che è stato fatto in questi anni. Capisco i dubbi e la sfiducia del cittadino su questa vicenda, non conoscendo tutto il lavoro che c’è stato per arrivare a oggi. Aprire il cantiere sarebbe un bel risultato, anche per dovere nei confronti del presidente, che ha sempre gestito la vicenda direttamente, con i suoi uffici. Poi, certamente la storia di questo cantiere si vivrà nel prossimo mandato, un percorso che toccherà condurre in porto alla giunta che verrà, ma oggi dobbiamo chiudere il mandato con l’avvio del cantiere. C’è chi rimarrà scettico e soprattutto spera ancora che i lavori non partano mai. Tutto legittimo, ma noi stiamo lavorando ogni giorni perchè lo scetticismo si trasformi finalmente in realtà concreta".