Ferragosto, o giù di lì. E’ davvero questa la data che sancirà l’attesa svolta nella lunga odissea del nuovo Felettino? Chissà. L’assessore regionale alla sanità Angelo Gratarola rispondendo, qualche settimana fa, ad un’interrogazione del consigliere Pd Davide Natale sulle sorti dell’appalto del nuovo nosocomio, indicava per quel periodo ("la metà di agosto", appunto) uno dei passaggi chiave, ovvero la comunicazione dell’esito della verifica di Rina Check, l’ente deputato alla certificazione del progetto della Guerrato, l’impresa vincitrice dell’appalto. Maggiori certezze da Genova però non ne arrivano. Bocche cucite a tutti i livelli.
Dalla Regione, interpellata da La Nazione, si lascia filtrare solo che sono in atto "interlocuzioni" ma non si confermano previsioni sull’esito del confronto che del resto, considerata la natura eminentemente tecnica della verifica, si fa notare, resta nell’esclusiva competenza dei due soggetti coinvolti, Rina Check e impresa. La valenza di questo passaggio è evidente. Con in mano l’ok del soggetto certificatore, la Regione potrebbe, se non recuperare, almeno restare entro la tempistica dell’iter progettuale. In sintesi, e sul presupposto di una positiva valutazione da parte di Rina, apertura del cantiere a settembre 2024 e chiusura a fine dicembre 2026, una tabella di marcia che consentirebbe il rispetto del più volte ribadito cronoprogramma di 850 giorni previsti dal contratto, sia pure con uno slittamento ’di calendario’ di 14 mesi.
I dubbi non mancano, però. A cominciare dall’effettivo rispetto dei tempi della certificazione che si stanno rivelando più lunghi del previsto: con l’affidamento avvenuto il 30 gennaio scorso, si prevedeva la conclusione entro sessanta giorni, cosa che, a inizio agosto non è invece ancora avvenuta. Quali i motivi? Assicurare verifiche tecniche puntuali e approfondite, fanno sapere informalmente dai piani alti di piazza De Ferrari, considerata l’importanza dell’opera il cui percorso, come sappiamo, è stato costellato di intoppi, contenziosi e procedimenti pendenti (la Pessina, la precedente impresa esclusa dall’appalto, per dire, reclama danni per 50 milioni di euro con una causa pendente davanti al tribunale di Genova). Non solo. Poco o niente si sa sulla natura delle verifiche tecnico-progettuali in cui si è incagliato l’iter di certificazione. Senza contare i precedenti legati alla valutazione della stesura del progetto originario che, anche in quell’occasione, aveva richiesto tempi molto più lunghi del previsto. Staremo a vedere, anche per capire se la nuova road map rispetterà davvero la tempistica annunciata.
Un percorso che, con il completamento dei lavori previsti per la a fine 2026 (l’affidamento dell’appalto a Guerrato risale al 2022), dovrebbe portare alla consegna del nuovo Felettino "entro il 2028", col completamento delle varie fasi successive, ovvero collaudo, installazione delle attrezzature e dell’ impiantistica con gli arredi e tutte le dotazioni e i servizi necessari al funzionamento del nuovo ospedale. Per adesso, però, nel cantiere a crescere sono solo le erbacce.