Un intero centro sportivo bloccato dalla presenza dei cinghiali, un battage durato alcune ore che ha sfiorato momenti di tensione simili a quelli già vissuti un anno fa alla Maggiolina, con un gruppo di animalisti che ha tentato invano di impedire al pick up delle guardie faunistiche regionali con a bordo i due ungulati di prendere la strada verso l’abbattimento, previsto dalla legge.
È accaduto ieri a Melara, al Ferdeghini, il training center dello Spezia Calcio, quartier generale delle formazioni giovanili aquilotte. L’allarme è scattato ieri mattina, quando alcuni dipendenti della cooperativa Maris, che si occupa della pulizia del centro sportivo, ha notato la presenza di un gruppo di cinghiali all’interno dei campi da gioco. Quasi immediata da parte degli addetti è scattata la telefonata ai carabinieri, con la comunicazione che, girata al nucleo regionale di vigilanza faunistica, ha di fatto innescato l’intervento, con i cinghiali – una femmina di circa 50 chili e un cucciolo di poco più di dieci; un terzo esemplare femmina è invece riuscito a guadagnare autonomamente la libertà – rimasti intrappolati nell’area compresa tra i campi da gioco e la tribuna. La presenza degli ungulati ha provocato un effetto a cascata che, se da una parte ha costretto lo Spezia Calcio a sospendere per tutta la giornata gli allenamenti delle formazioni giovanili, dall’altra ha portato al Ferdeghini un nutrito gruppo di volontari di associazioni ambientaliste, preoccupati per le sorti dei due animali: la legge commissariale varata per contrastare la peste suina, che indica le modalità con cui operare in caso di cattura in ambito urbano degli ungulati, indica nell’abbattimento l’unica strada percorribile. Sul posto, oltre alle guardie faunistiche regionali, anche i carabinieri forestali, il personale del servizio veterinaria di Asl5, e l’assessore comunale con delega alla tutela degli animali, Lorenzo Brogi, che si è sincerato delle condizioni degli animali. La giornata ha avuto il suo culmine nel primissimo pomeriggio, quando i due cinghiali sono stati narcotizzati con l’ausilio di un veterinario, catturati e presi in consegna dal nucleo faunistico regionale: il gruppo di animalisti, col passare delle ore diventato sempre più numeroso, ha tentato di ostacolare – sedendosi e sdraiandosi sull’asfalto – la partenza del pick up del nucleo regionale con a bordo i due cinghiali, con l’obiettivo di ottenere invano rassicurazioni sulle loro sorti: la legge impone infatti l’abbattimento degli animali catturati in ambito urbano.
Tante le persone che hanno persino contattato la società sportiva, affinché intercedesse presso le istituzioni per chiedere la liberazione dei cinghiali: secondo indiscrezioni, i due animali apparterrebbero a un ben più nutrito branco che da diverse settimane staziona nel bosco sopra Melara. Liberato il centro sportivo, la società ha immediatamente commissionato a una ditta la sanificazione degli spazi, con l’obiettivo di riprendere l’attività sportiva già oggi.
Matteo Marcello