REDAZIONE LA SPEZIA

Fiera di San Giuseppe, partenza avanti piano Bomboloni e porchetta i banchi più gettonati

Il meteo inclemente ha un po’ frenato il grande afflusso di visitatori. "Speriamo di rifarci nel week end". E all’appello mancano 150 stand

Nel Palco della Musica ai giardini, la banda suona "O Bella Spezia". Più che una canzone, un inno, colonna sonora perfetta di uno degli appuntamenti più amati della città che finalmente torna dopo un lungo digiuno di due anni: la fiera di San Giuseppe. Se l’attesa è stata tanta, il debutto di quest’inedita edizione slittata di un mese, non è stato però col botto: vuoi per il giorno feriale, vuoi per un meteo ‘dispettoso’, fatto sta che il pienone nel primo giorno è mancato. Quest’edizione 2022, a prima vista, pare aver perso un po’ di smalto: se cielo e temperatura sono nel segno della continuità e la pandemia si avverte solo per via delle mascherine (obbligatorie nel percorso, con molti fra gli steward impegnati a farle indossare a chi passeggiava fra i banchi), qualcosa sembra diverso. Quello che salta all’occhio è la mancanza di tanti stand, circa 150: un serpentone sempre lunghissimo, che si snoda fra viale Mazzini, passeggiata Morin, via Don Minzoni, via Chiodo, via Persio, via Diaz, via Cadorna, piazza Europa, piazza Bayreuth e piazza Verdi, ma a corrente alternata.

E anche le voci ed i suoni non sono squillanti come al solito: c’è qualche espositore che incanta platee improvvisate dimostrando le incredibili doti del panno magico o del doccino multigetto, si sentono, immancabili, la macchina dei brigidini ed i generatori, ma i decibel sono bassi. E a confermare questo inizio in slow motion, è anche la Municipale: niente da segnalare. Ma domani è un altro giorno: lo dicono in tanti, anche dietro ai banchi. Due giovani intenti a preparare piadine e panini in via Don Minzoni spiegano che la pausa pranzo è stata deludente, ma contano di rifarsi nella giornata di sabato. E anche un ambulante che vende grandi marche in passeggiata Morin, annuncia che punterà tutto sul secondo giorno. "Le previsioni per domenica sono pessime e quindi speriamo di far molto sabato". Fra i banchi, poche nuove entrate, soprattutto legate al segmento sportivo e al trekking in particolare, e a prima vista sembra che il ‘totofiera’ sul gadget dell’anno sia difficile da stabilire: ci sono gli articoli all’insegna dell’originalità, che solo a San Giuseppe si possono trovare, ma manca l’oggetto capace di caratterizzare questa edizione. Ecco, però le conferme, come il banco dei bomboloni letteralmente preso d’assalto, soprattutto dai ragazzi all’uscita da scuola. E, ovviamente, non può mancare la porchetta. Avanti nella tradizione, con qualche aggiustamento: iniziano a comparire i panini senza glutine, per non privare delle meraviglie culinarie della festa patronale anche chi soffre di intolleranze.

A guardare i sacchetti in mano alle persone, non sembra esser stata giornata di shopping sfrenato. Ma, si sa, un giro iniziale di ricognizione può essere l’ideale per un secondo giorno di slancio. A far girare gli affari potrebbero essere anche gli stranieri, novità favorita dallo slittamento della data in un periodo cui i grandi arrivi sono ripresi, catapultati a sorpresa in un centro commerciale a cielo aperto lungo quattro chilometri, all’insegna della moda, del gusto e delle curiosità. Insomma, se il primo giorno è stato caratterizzato dall’avanti piano, dopo la rincorsa gli spezzini sono pronti a tuffarsi nella tradizione, sperando che la pioggia annunciata conceda una tregua. Anche se ben si sa, che un San Giuseppe senza ombrello è cosa rara: gli amanti della fiera, nel caso, non si faranno scoraggiare.

Chiara Tenca