
Fincantieri, sommergibili tedeschi Contratto per la manutenzione
Mentre negli uffici di Fincantieri, di concerto col Rina, ferve il lavoro per delineare lo studio di valorizzazione dell’Arsenale della Spezia proiettato all’assunzione di spazi e ruoli, il gruppo cantieristico con stabilimento del Muggiano centra un rilevante riconoscimento internazionale che premia la sua leadership nella costruzione dei sommergibili. Nell’ambito del programma di cooperazione governativa e industriale tra Italia e Germania relativo alla classe di sottomarini U-212A, Fincantieri ha firmato con la Direzione degli Armamenti Navali del Segretariato Generale della Difesa e Direzione Nazionale degli Armamenti un contratto per l’assistenza a richiesta dei battelli della Marina Militare Tedesca.
Il contratto avrà durata quinquennale e replicherà il modello di assistenza a richiesta che Fincantieri opera sui battelli della Marina Militare Italiana, ovvero intervenendo su chiamata per garantire le più alte prestazioni delle unità. E già questo è un modello operativo consolidato che bypassa, il ricorso alle maestranze interne all’arsenale.
"Questo contratto –puntualizza l’amministratore delegato di Fincantieri Pierroberto Folgiero – rappresenta un considerevole riconoscimento internazionale del valido livello tecnologico e di reputazione che abbiamo raggiunto. È motivo di grande soddisfazione che la Marina del Paese con la maggiore esperienza e capacità cantieristica al mondo in sottomarini convenzionali si sia rivolta a Fincantieri per beneficiare della stessa efficacia di intervento che offriamo alla flotta della nostra Marina. Tale risultato contribuisce a rafforzare ulteriormente il ruolo del Gruppo Fincantieri quale hub strategico nel Mediterraneo per la Difesa nell’ambito dell’industria della subacquea". Industria sempre più destinata a passare dalla Spezia, sede del nascente Polo nazionale della dimensione subacquea. Il Programma U-212A, ricordiamo, nasce con un accordo fra i Ministeri della Difesa di Italia e Germania nel 1996 e deriva dall’esigenza della Marina Militare Italiana di disporre entro il 2006 di una nuova classe di sottomarini rispondenti alle moderne esigenze operative. All’epoca si intraprese la strada della cooperazione internazionale per via delle estese consonanze tra le esigenze delle forze armate dei due Paesi sia per i requisiti operativi che per le tempistiche di realizzazione. La flotta U-212A della Marina Italiana conta quattro unità, quella tedesca ne annovera sei.
Fincantieri ha annunciato pochi giorni fa che la costruzione del terzo sottomarino di nuova generazione relativo al programma U-212NFS (Near Future Submarine) della Marina Militare, evoluzione del programma U-212A, assegnato a Fincantieri, ha ricevuto l’approvazione parlamentare e proseguirà ora il consueto iter amministrativo.
Risale invece al 6 giugno scorso, nello stabilimento del Muggiano, l’inizio della costruzione del secondo dei due sottomarini di nuova generazione relativi al programma di acquisizione U212NFS (Near Future Submarine) della Marina Militare italiana. Il programma, che comprende due battelli contrattualizzati nel 2021, con consegne previste nel 2027 e nel 2029 (oltre alla terza unità che ha ricevuto l’approvazione parlamentare e il relativo in service support) è gestito da OCCAR (Organisation Conjointe de Coopération en matière d’Armement, l’organizzazione internazionale di cooperazione per gli armamenti).
All’entrata in scena dei nuovo sommergibili è legata la dismissione di quelli attualmente operanti e quindi, sulla base di un’intesa fra Comune e Marina, di dare corso alla musealizzazione di uno alla Spezia, qualora non si facciano avanti Marine militari di paesi esteri interessati. Della serie, il futuro dei sommergibili potrebbe risolversi in in valorizzazione della loro storia e della casa madre: La Spezia.
Corrado Ricci