Anna Pucci
La Spezia, 31 maggio 2015 - Lo ammetto: di calcio poco capisco e raramente mi interesso. Giusto i Mondiali, come i più. Ma è dispiaciuto anche a me, l’altra sera al Picco, vedere lo Spezia di Bjelica piegato da un avversario che ha avuto, in estrema sintesi, un merito essenziale: una maggior grinta. Non so se l’analisi sportiva sia corretta, ma questo è quello che ho colto in campo: la determinazione può fare la differenza. Accade spesso, non solo negli stadi. Ci si dà un obbiettivo e si lavora pazientemente, a lungo, per conseguirlo. Ma guai se la fermezza vacilla proprio nei momenti in cui lo stress è maggiore. Ecco, mi chiedo se su questo territorio non sia talvolta accaduto proprio questo. Mi guardo intorno, vedo i risultati di un lavoro che negli anni deve essere stato impegnativo, per far crescere una città così grande e così complessa, nella quale le risorse stesse comportano un rovescio della medaglia. Il porto, le grandi fabbriche, gli impianti che producono l’energia grazie alla quale anche io ora sto scrivendo... Ma anche i fanghi e le discariche. Ecco, si gioca una partita importante. Serve determinazione perché ciò che ha portato sviluppo e che da questo territorio ha tratto ricchezza non continui a lasciare ferite che impoveriscono la qualità della vita di chi lo abita .