Forlai sospinto dal ’Vento’

Il cantautore spezzino sogna un tour europeo per il suo nuovo album

Forlai sospinto dal ’Vento’

Forlai sospinto dal ’Vento’

Sogna un tour che tocchi, oltre l’Italia, anche Germania, Croazia, Albania e Francia, il cantautore spezzino Giordano Forlai, che ha rilasciato da poco il suo nuovo album intitolato ‘Vento’. L’ha scritto lo scorso anno e per alcuni brani è stato supportato da altri artisti quali l’eclettico big Max Marcolini che, come direttore artistico, ha curato tutti gli arrangiamenti e la parte strumentale. "Mi sono vestito anche con l’arte di altri validi compositori – dichiara Giordano – quali Massimo Trigona (sua la musica di ‘Eppure mi ricordo che non era così’), Carlo Parola (sue le note di ‘Sola’) e ultimo, ma non certo per capacità, Aldo Di Marco (sua la musica di ‘Vento’, brano che dà il titolo all’album). Ringrazio, inoltre, Cris Pacini (sax a livello mondiale) per i suoi interventi in ‘Oltre tutto il male’ e ‘Miele e fiele’, quest’ultimo esaltato dalla voce estrosa di Stefania Orrico, una mia grandissima amica". Nell’album poi ci sono anche ‘Riparto’, ‘Nelle valli di Venere’, ‘Cosa manca e cosa c’è’, ‘Tienimi’, ‘Il nostro amore’ e ‘Malgrado tu’. "Avevo una chitarra per inventare", canta in ‘Riparto’ che apre la bella produzione di Forlai. "La mia passione è nata ben 50 anni fa, quando mi regalarono la prima chitarra classica. Poi l’amore per tutti i cantautori italiani e la musica del genio Peter Gabriel". In stile pop/rock cantautorale, ‘Vento’ è il quarto lavoro musicale personale dell’artista spezzino. "Di cui vado molto fiero. Per l’impegno mio e di chi ha collaborato con me. E per il mio essere un artista indipendente. Fiero della mia perseveranza, nonostante la mia età ormai non più da ragazzino. Sono nate così queste mie nuove canzoni e navigano libere tra le onde di un solito mare, ma con rotte diverse, da quelle omologate della musica leggera italiana dei nostri giorni". Creativi, intimisti, tutti quei brani che vengono dal cuore e dalla mente di un cantautore maturo e intenso, il cui progetto solista è nato nel 1995, per riprendere poi 8 anni fa. "Sentimenti, stati d’animo, un’analisi interiore dove avvengono i più grandi conflitti che condizionano la nostra vita. Questo voglio comunicare con la mia musica". Un disco degno di nota, da ascoltare e riascoltare su tutte le piattaforme digitali, 40 minuti di ottima musica, impregnata di testi di carattere, con una bella voce a proporli, che ricorda Enrico Ruggieri, ma pure, quando serve, Gaetano Curreri, con un pizzico di Roby FacchinettI.

Marco Magi