REDAZIONE LA SPEZIA

Formicola al traguardo della carriera

Cambio della guardia al comando della stazione dei carabinieri di Porto Venere. Arriva il maresciallo Paolo Poli

Le attestazioni di gratitudine per l’impegno profuso e le felicitazioni per il meritato riposo si rincorrono in vista del cambio di guardia al comando della Stazione dei Carabinieri di Porto Venere, prevista il 7 gennaio prossimo. Il destinatario delle testimonianze è il Luogotenente (carica speciale) Massimo Formicola giunto al traguardo della fine del servizio quarantennale nell’Arma dei Carabinieri, dall’agosto del 2010 responsabile del presidio territoriale nella perla del golfo dove si è fatto apprezzare per rigore professionale e umanità, attento ad intercettare bisogni sociali e di sicurezza e indizi di reato. La staffetta sarà con il Luogotetente Paolo Poli, proveniente dalla stazione di Levanto. Sono questi i giorni del passaggio di consegne e dell’amarcord, anche per i cronisti che hanno documentato le inchieste risolte dal militare, già da quanto era a Genova, componente di punta del Reparto Operativo del Comando Provinciale. Lì, in forza alla sezione "Reati contro la persona", fu uno degli investigatori che seguirono le indagini sul serial Killer (in particolare di prostitute) Donato Bilancia e ne permise la cattura nel 1998. Per quel lavoro certosino, ottenne un encomio. Ad esso, nel 2002, se ne aggiunse un altro: per aver stroncato un ingente traffico di stupefacenti tra il Nord Europa e l’Italia, sgominando una banda italo-olandese.

A Porto Venere il comandante Formicola non ha avuto a che fare con grossi episodi di criminalità: la prevenzione è valsa a fare da deterrente. Ma pur sempre è degna di nota un’operazione che denota il ’fiuto’ dell’investigatore. L’oggetto della storia è un yacht da 2 milioni di euro, che era ormeggiato nel porticciolo di Porto Venere. Una bella notte del 2003 sparì. L’armatore qualche giorno dopo si presentò nella caserma per denunciare il furto. Ma fin da subito il comandante sentì puzza di bruciato. Emerse poi che la denuncia era funzionale a perpetrare una truffa all’assicurazione. Ma il raggiro non andò in porto grazie ad Archimede e alla sua spinta: nonostante gli squarci perpetrati sullo scafo per farlo affondare, lo stesso rimase parzialmente a galla. Venne localizzato al traverso di Sestri Levante. E l’indagine portò al processo dell’armatore e di due complici.

Formicola, originario di Napoli, sposato e padre di due figli di 28 e 32 anni, non torna alla città natia, ma resta alla Spezia: l’integrazione, col suo senso di appartenenza, è totale.

Corrado Ricci